Una città che sta vivendo un momento d’oro sotto vari punti di vista. Ed ora, a coronare questo momento speciale, ci sono anche le parole del Santo Padre.
Papa Francesco, in un incontro con uno degli assessori del Comune di Napoli, elogia la città partenopea e i suoi cittadini. Forse, in ricordo, anche, della sua visita pastorale in città e dell’accoglienza calorosa che ne scaturì.
“La cosa più bella che ha Napoli? Sono i Napoletani” – sono state le parole di Bergoglio.
Papa Francesco e l’amore per Napoli
Fu accolto in modo speciale e, tipicamente, alla napoletana. Era il marzo del 2015 quando Papa Francesco visitò Napoli. Una visita pastorale sì, l’incontro con le varie realtà ecclesiastiche in Duomo, con San Gennaro ma soprattutto con il popolo della città. Un popolo che lo accolse in maniera festosa, quasi come a fargli capire che “questa è casa tua, torna quando vuoi”.
E quell’accoglienza, quel modo così caloroso di porsi, Papa Francesco non l’ha certo dimenticato. Tanto che, in occasione di un incontro in Vaticano, in occasione della celebrazione del decimo anniversario della “Pontificia Scholas Occurrentes”, il Pontefice ha avuto modo di parlare e salutare anche l’assessore all’istruzione del Comune partenopeo, Maura Striano.
Poche semplici battute, ma che sono rimaste nel cuore quanto dell’assessore, lì presente a rappresentare la città, quanto anche del Papa stesso: “La cosa più bella che ha Napoli? Sono i Napoletani” – ha dichiarato. Nel corso dell’incontro, il Papa ha salutato ed accolto con gioia la notizia che il comune di Napoli entra a far parte come partner del Progetto “Scholas Cittadinanza – Napoli Città Educativa” con una delibera approvata dalla Giunta.
Il progetto “Schola Occurrentes” arriva in città
Ma cos’è questo progetto e, soprattutto, cos’è la “Pontificia Scholas Occurrentes”? Si tratta di un progetto realizzato per la prima volta a Buenos Aires nel 2001 e, da allora, ha coinvolto oltre 15mila studenti in più di 22 Paesi nel mondo. “Scholas Occurrentes”, invece, è un’organizzazione di diritto pontificio presente in una rete di 190 paesi ed ha come scopo quello di promuovere la cultura dell’incontro tra i giovani.
La città di Napoli, per questo, ha scelto di aderire a questo progetto: “L’obiettivo generale del programma è quello di promuovere una cultura dell’incontro tra i giovani ed incoraggiare un’educazione ispirata alla convivenza pacifica, ai valori civici ed alla partecipazione civica attiva” – ha spiegato l’assessore Striano. E a Napoli, dove la dispersione scolastica, ogni anno, si presenta come una delle piaghe più annose fra i giovani, questo progetto si presenta come punto di inizio di un qualcosa di più grande.
“Questi principi possono rappresentare una misura utile per il contrasto alla dispersione scolastica, al degrado sociale, culturale ed economico, oltre che per promuovere e sostenere il valore della cittadinanza attiva come bene educativo” – ha concluso l’assessore.
“Mi saluti i napoletani” – ha detto il Papa all’assessore all’Istruzione
Ricercare e mettere in campo azioni che aiutino la comunità educante a cercare soluzioni adeguate ai problemi che i giovani propongono. E Papa Francesco ha colto a pieno le esigenze di una città come Napoli e dei suoi giovani. Un saluto affettuoso come augurio per il successo di questo progetto anche in città: “Mi saluti la cosa più bella che ha Napoli: i napoletani”.