Ogni giorno, ognuno di noi dovrebbe fare un esame di coscienza. Papa Francesco ci spiega come fare questo gesto ogni volta.
“Un esame di coscienza fatto da tutti, anche da noi sacerdoti”: con queste parole, Papa Francesco ci spiega l’importanza.
Papa Francesco: “L’esame di coscienza”
Come fare un esame di coscienza? Il Santo Padre ci spiega come: “Un esame di coscienza chiesto a ogni cristiano e in particolare ai sacerdoti: è Dio il mio Signore oppure il mio cuore è attaccato ai soldi? Gesù caccia i mercanti dal tempio.
Si tratta di un gesto molto definitivo. La Chiesa ci fa riflettere sulle cose finali, le cose definitive, e ci suggerisce gesti definitivi, sia di Gesù, sia presi dal libro dell’Apocalisse, per aiutarci a guardare al di là, a quello che ci aspetta, alla patria definitiva”.
I due signori: Dio e il denaro
“Del resto nel Vangelo viene addirittura conferito ai soldi lo stato di signori. È proprio Gesù a farlo quando dice: “Non si può servire due signori, due padroni”». E quali sono i due padroni? Dio e il denaro, sono loro i due signori. Il denaro, quindi, è l’anti-Signore. Ma l’uomo ha la libertà di scegliere fra questi due signori. E perciò Gesù prende la frusta e incomincia a fare la pulizia del tempio” – ha spiegato Francesco.
Papa Francesco: “Facciamo scelte coraggiose”
“Il denaro è il signore che può rovinare la nostra vita e ci può condurre a finire la nostra vita male, anche senza felicità, senza la gioia di servire il vero Signore, che è l’unico capace di darci la vera gioia. Ma tutto questo deriva da una scelta, da una scelta personale. Perciò Gesù, in questo gesto definitivo, è come se dicesse a ognuno di noi: «Com’è il tuo atteggiamento con i soldi?
Cosa fai con i soldi? Come è il mio cuore? È attaccato ai soldi? Sono curioso di vedere quanto interesse mi ha dato il conto o non mi preoccupo? È triste vedere un sacerdote che arriva alla fine della sua vita, è in agonia, è in coma, e vedere i nipoti come avvoltoi lì, che guardano cosa possono prendere. Ecco allora il vero esame di coscienza: “Signore, Tu sei il mio Signore” – ha concluso il Pontefice.
Il monito finale di Francesco è uno: siamo coraggiosi, facciamo delle scelte concrete!
ROSALIA GIGLIANO
Fonte: w2.vatican.va
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