Un vertice particolare quello presieduto da papa Francesco
Ieri sera la chiusura del summit panamericano.
Il summit organizzato dalla Pontificia Accademia delle Scienze Sociali.
Il documento finale
Un importante documenti sulla tutela dei diritti sociali: è questo il finale del summit che si è tenuto in Vaticano e che ieri sera sua Santità, papa Francesco, ha concluso. Un vertice panamericano dei giudici sui diritti sociali e il loro magistero pontificio, organizzato dalla Pontificia Accademia delle Scienze Sociali: un corso al quale hanno preso parte magistrati, giudici e funzionari di tutto il continente americano.
Un summit apertosi il 3 giugno con ben 300 partecipanti. Il santo padre ha invitato i giudici a “riflettere sull’ispirazione giuridica radicata e presente anche nei suoi documenti”, in particolare in quelli dopo il vertice organizzato nel 2016.
Il lavoro di un giudice
In quell’occasione, papa Francesco invitava a dar copro “ad un progetto umano e a liberare l’umanità dalla schiavitù del crimine organizzato, a sradicare la tratta delle persone e, in particolare ai giudici, a realizzare pienamente la loro vocazione per la pace e lo sviluppo sociale”.
Mosè primo giudice
“La prima necessità di avere dei giudici è stata da parte di Mosè: lui ne nominò 70 perché lo aiutassero a risolvere i casi più spinosi. Ora io ringrazio tutti voi per essere qui intervenuti ed aver collaborato attivamente per la riuscita di questo vertice. I giudici, più che mai, sono chiamati a porre attenzione alla necessità delle vittime e a lottare contro i trafficanti e i carnefici. So che oggi essere giudici significa anche rischiare la pelle e questo merita un riconoscimento al vostro coraggio e alla vostra volontà di essere e sentirvi liberi” – disse loro papa Francesco.
Il senso di libertà e giustizia sia ancora oggi il filo conduttore per la conclusione di questo vertice.
ROSALIA GIGLIANO
Fonte: vaticannews.va