Sempre tanti i pellegrini che affollano piazza San Pietro, in occasione dell’udienza di Papa Francesco. La sua catechesi di ieri? “La Chiesa sia sempre in uscita”
Una Chiesa che sia sempre aperta al dialogo e all’accoglienza e non chiusa nei suoi palazzi. “Una Chiesa sinodale e responsabile” – ha detto Papa Francesco.
Papa Francesco è stato chiaro: la Chiesa deve essere aperta e non chiusa in se stessa, non deve essere una roccaforte, ma capace di allargare sempre più il suo spazio a tutti.
Papa Francesco: “La Chiesa sia a porte aperte”
Un’udienza ancora una volta incentrata sul Libro degli Atti degli Apostoli e su come la Parola di Dio viaggi ancora per il mondo attraverso numerose difficoltà: “La Chiesa non deve essere una roccaforte, ma una tenda capace di allargare e dare spazio a tutti, perché tutti vi possano entrare. La Chiesa è in uscita, è una Chiesa dalle porte aperte. Se non è tale, non può definirsi Chiesa” – ha detto il Santo Padre.
“Perché trovare le Chiese chiuse?”
“Nel linguaggio cristiano, non esistono le porte chiuse: esse non sono mai un buon segno, perché generano rifiuto. Quando vado in giro e vedo le porte delle Chiese chiuse, mi ripeto: “Questo non è un buon segno”. Le Chiese devono essere sempre aperte. Lo ha detto anche Gesù: “La casa del Padre è sempre aperta”. Immaginiamo che, se qualcuno vuole seguire l’intento dello Spirito Santo, ma si recasse in una Chiesa e la trovasse chiusa?” – ha continuato Francesco.
Papa Francesco: “Il dialogo nella Chiesa dai tempi dei primi Apostoli”
Analizzando il brano degli Atti degli Apostoli, Papa Francesco parla di quando Paolo e Barnaba, partendo da Antiochia, furono inviati dallo Spirito Santo ad annunciare la buona novella ai pagani. Lo scontro venne a crearsi con alcuni ebrei che affermavano l’importanza e la necessità della circoncisione come salvezza.
Da qui la domanda se rispettare la legge di Mosè o quella di Gesù: “Saranno Pietro e Giacomo a non imporre ai pagani la circoncisione, ma a chiedere di rigettare solo le espressioni di diversa idolatria. Essere uniti sotto un’unica parola, quella di Dio, anche se di convinzioni e confessioni diverse” – ha descritto il Papa – “Ed è la stessa cosa che sta vivendo la Chiesa di oggi: anche se diversi e differenti sotto alcuni aspetti, bisogna essere uniti nel segno della sinodalità e dell’ecumenismo, affrontare le divergenze e cercare sempre la verità nella carità”.
Papa Francesco ci invita, inoltre a pregare proprio per questi ultimi giorni di Sinodo, prima della chiusura. Invita l’intera Chiesa ad essere unita nel dialogo e nell’affronto dei problemi.
ROSALIA GIGLIANO
Fonte: vaticannews.va
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