Nell’udienza generale di oggi in piazza S.Pietro, si concentra sulla frase: “Rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori”.
Papa Francesco è netto: “Come abbiamo bisogno del pane quotidiano, così abbiamo bisogno del perdono di Dio e questo ogni giorno”.
Il Santo Padre, in una Piazza San Pietro piena di fedeli, anche se col cattivo tempo, continua la sua catechesi sulla preghiera del Padre Nostro: “La prima verità di ogni preghiera di un cristiano è quella di chiedere perdono a Dio per tutte le cose brutte fatte, ed uno degli atteggiamenti più brutti per un cristiano è l’orgoglio” – ammonisce il Santo Padre.
Papa Francesco afferma che, oltre ad essere un peccato, l’orgoglio è un atteggiamento pericoloso: “L’orgoglioso crede sempre di essere a posto con Dio, è come i farisei che, nel tempio, credono di lodare Dio, ma non fanno altro che innalzare se stessi”. L’insegnamento del santo padre è quello di imparare a non essere come gli altri, a ringraziare Dio per ciò che siamo e che abbiamo: riconosciamo i nostri limiti, e saremo perdonati sempre da Dio.
“Ci sono peccati che si vedono e peccati che non si vedono, ci sono peccati che fanno rumori e quelli subdoli che si annidano nel nostro cuore senza che se ce ne accorgiamo. Come l’orgoglio, c’è anche la superbia” – analizza Papa Francesco – “Il peccato non ci fa vivere come fratelli. Se pensiamo di non avere alcun peccato da cui chiedere perdono, ci stiamo ingannando da soli”.
Ma di cosa siamo debitori? “Siamo debitori a Dio della nostra vita, di ciò che lui ci ha donato e, anche se ognuno di noi può avere giorni difficili, dobbiamo sempre ricordarci che la vita è una grazia. E, in secondo luogo, anche se riusciamo ad amare, sappiamo bene che con le sole nostre forze, non saremo capaci di dare davvero tutto l’amore possibile” – dichiara Papa Francesco.
L’amore è la luce, ma nessuno di noi brilla di luce propria: “Gli antichi teologi parlavano di MISTERIO LUNES. La luna: lei non brilla di luce propria, ma della luce riflessa dal sole. Ecco: noi dobbiamo essere come la luna: riflettere a pieno della sola luce di Dio. Se oggi noi amiamo, è perché qualcuno ce lo ha insegnato, è perché qualcuno accanto a noi ci ha fatto capire il bello dell’esistenza. Se guardiamo la persona che sbaglia, dobbiamo farle capire perché sbaglia, perché non è illuminato dalla luce di Cristo. Lui è quello che ci ama sempre, quello che ci ama al di sopra di ogni cosa. L’amore di Dio verso noi è immenso, e non finisce mai” – conclude Papa Francesco.
ROSALIA GIGLIANO
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