Discernere sia a livello singolo che comunitario
“Il DNA della chiesa è proprio questo”, osserva papa Francesco.
All’udienza generale, papa Francesco ci spiega come essere fedeli a Dio.
La lectio sugli Atti degli apostoli
In una piazza S.Pietro gremita nonostante le alte temperature, papa Francesco ha accolto tutti i fedeli lì riuniti, proseguendo le sue lezioni apostoliche sul libro degli Atti degli Apostoli: “Tratteniamo i doni di Dio, non cediamo alla mediocrità e riscopriamo la bellezza di testimoniare Cristo”. Con queste parole, il santo padre ha dato inizio alla sua lectio.
Il viaggio negli Atti degli Apostoli continua anche dopo la Pentecoste: “Teniamo presente che, dopo il racconto del Vangelo, si è anche andati oltre. È come se qui, in questo volume, ci fosse raccontato tutto quello che è venuto dopo, dalla Resurrezione di Cristo in poi. I discepoli, come Gesù aveva detto loro, si sono riuniti, sono sempre rimasti insieme in attesa di quel qualcosa che Gesù stesso avrebbe mandato loro. Insieme a Maria si sono stretti in attesa dello Spirito Santo” – ha detto Francesco.
L’attenzione su Giuda il traditore
Ovviamente, un’attenzione particolare è soprattutto per gli apostoli: “Dopo la morte di Gesù, il loro numero è sceso da 12 a 11. Giuda non si è più sentito parte integrante di quella comunione che si era creata fra loro anche durante l’Ultima Cena. Per questo, schiacciato dal rimorso, ha deciso di uccidersi. Il virus dell’orgoglio gli ha infettato la mente, trasformandolo da amico a nemico. Giuda aveva ricevuto la grazia di stare con Gesù, di partecipare al suo mistero, ma non ha capito nulla” – ha spiegato il santo padre.
“Giuda si è posto al di sopra del Maestro, lo ha venduto al prezzo di un delitto. Il suo terreno non ha prodotto frutto, ma sangue. Lui ha preferito la morte fra gli empi. Mentre gli altri apostoli hanno scelto la via della luce, la via che ci è raccontata negli Atti degli Apostoli. Quando un apostolo abbandona il gruppo, c’è sempre un senso di sconfitta. E S.Pietro lo dice sin dall’inizio della discesa dello Spirito Santo: Si è discepoli di Gesù dall’inizio alla fine” – ha continuato Francesco.
“Non attaccarsi alle cose futili”
Ponendo la sua attenzione sulla necessità di essere uniti da parte degli apostoli, e sull’arrivo di Mattia, il 12esimo apostolo, dopo la morte di Giuda, Francesco afferma la necessità di essere e sentirsi uniti anche all’interno della nostra chiesa: “Non restiamo attaccati alle cose terrene, alle cose futili. Queste mirano l’unità della chiesa e non ci fanno godere a pieno i doni che Cristo ci ha dato”.
ROSALIA GIGLIANO
Fonte: vaticannews.va