Seguire la via della croce per essere dei veri cristiani. Papa Francesco ci invita a guardare la sofferenza di Gesù.
“E’ una strada difficile quella scelta da Gesù”. Papa Francesco pone alcuni punti essenziali per dirsi veri cristiani.
Guardare alla croce: il monito di Francesco
La via della croce è la via della sofferenza, ma è anche la via della salvezza. E di questo, Gesù ne è stato pieno testimone. Morendo sul legno della croce, ha salvato l’intera umanità dal peccato, ma ha anche fatto sì che la croce stessa non venisse più guardata come segno del supplizio, ma come segno della salvezza.
Papa Francesco, in prossimità dell’inizio della Quaresima, ci invita a guardare attentamente alla croce, alla strada scelta da Cristo: “Il cristiano è colui che accetta la strada percorsa da Gesù, la strada dell’umiliazione. Ma è una strada di salvezza” – ha detto Francesco.
“Come possiamo conoscere Gesù?”
L’accento che il Santo Padre ha voluto porre proprio sulla croce, non è a caso. “Come possiamo conoscere Gesù?” – ci chiede il Pontefice. E’ la stessa domanda che Gesù faceva ai suoi Apostoli durante la predicazione: “La gente chi dice che io sia?”.
E noi come rispondiamo? “Possiamo confessare Gesù soltanto con la forza dello Spirito Santo. Nessuno può dire Gesù è il Signore e confessarlo senza lo Spirito Santo. Confessare Gesù è confessare la sua morte in croce, la sua resurrezione” – ha risposto il Papa.
Parlare di Gesù, conoscere Gesù significa anche parlare della via dell’umiliazione, di quella strada che l’ha portato a morire in croce per la salvezza di ognuno di noi. Gesù l’aveva detto: “Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua” (LC 9, 23).
Papa Francesco: non tutti sono veri cristiani
“Quando noi vediamo tanti chierici che dicono di seguire Gesù, ma cercano gli onori, le vie fastose, le vie della mondanità, non cercano Gesù: cercano se stessi. Non sono cristiani perché non accettano la via di Gesù, dell’umiliazione” – ha concluso il Pontefice.
Papa Francesco ci invita a non aver paura, ci invita ad alzare gli occhi verso la croce di Cristo, a sentirci chiamati a stare accanto a lui, specie nei momenti di sofferenza. Perché anche questo è essere cristiani, cristiani coerenti.
ROSALIA GIGLIANO
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