Quante volte ci chiediamo: ma Dio ci ascolta? Noi preghiamo ma siamo certi che arrivino a Lui le nostre suppliche? O molte volte sono deviate? Papa Francesco ci spiega.
Papa Francesco ci aiuta a comprendere come distinguere la voce di Dio che ci parla e che ascolta le nostre suppliche, rispetto a “quelle voci” che diciamo di sentire, ma che in realtà sono opera del demonio.
“Dio ascoltami!”
Molte volte, specie nei momenti d’angoscia e in quelli più difficili della nostra vita, ci domandiamo: “Dio dove sei?”, o anche: “Dio ascoltami!”. Ma dall’altro lato, invece, sentiamo che, anche se abbiamo il cuore aperto a lui, Dio non ci risponde, non ci ascolta, facendoci credere o pensare che la nostra preghiera non valga nulla.
Ma così non è: Dio ascolta tutti, e non si dimentica mai di nessuno. Come facciamo a sentire la sua voce? A capire che ci sta veramente ascoltando? Papa Francesco ci aiuta a capire come: “La voce di Dio non obbliga mai: Dio si propone, non si impone” – spiega.
Papa Francesco: “La voce di Dio ci illumina. Il demonio ci sdevia”
Il Santo Padre, però, ci porta anche a prestare attenzione alle false voci: “Invece la voce cattiva seduce, assale, costringe: suscita illusioni abbaglianti, emozioni allettanti, ma passeggere. Non è di certo la voce di Dio. All’inizio blandisce, ci fa credere che siamo onnipotenti, ma poi ci lascia col vuoto dentro”. Il demonio fa sì che ci sentiamo falliti, quasi consapevoli che Dio non ha dato ascolto alla nostra supplica.
Così facendo, lui ci attira dalla sua parte, opponendoci al Padre. Ma Francesco continua ad istruirci: “La voce di Dio, invece, ci corregge, con tanta pazienza, ma sempre ci incoraggia, ci consola: sempre alimenta la speranza”.
Il Papa: “Il demonio fa affiorare solo ricordi brutti. Non ascoltiamolo!”
La voce di Dio ci illumina, ci indica la strada da seguire. La voce del demonio no: ci sdevia, ci fa prendere decisioni che, solo dopo, ci rendiamo conto essere contro la nostra volontà: “La voce del nemico distoglie dal presente […] fa riaffiorare le amarezze […] tanti ricordi brutti. Dio, invece ci apre all’amore, scaccia via tutti i rimpianti che possono imprigionare il nostro cuore” – conclude Papa Francesco.
La preghiera è l’ossigeno, non solo per l’anima ma per l’intera nostra vita. Dio è amore e, se lo preghiamo con vera fede, mai permetterà che i suoi figli vadano perduti.
ROSALIA GIGLIANO