Durante la Messa di questa mattina Papa Francesco ha invitato i fedeli al rispetto delle regole imposte per la fase di riapertura.
Il Santo Padre ha chiesto a tutti di pregare affinché Dio ci doni “Obbedienza” e “Prudenza” nel rispetto delle regole che permettono di impedire il ritorno della pandemia.
Il Santo Padre ha voluto aprire la Messa di questa mattina da Casa Santa Marta con un invito ai fedeli affinché abbiano pazienza, obbedienza e prudenza. In questo periodo in cui ci si accinge alla fase 2, infatti, è necessario che tutti rispettino le regole fornite dal governo per evitare che il numero dei contagi torni a salire e si vanifichino gli sforzi compiuti finora.
Sembra insomma che il Pontefice voglia chiudere le polemiche che ci sono state sin da quando il premier ha annunciato che per il momento le funzioni religiose non saranno permesse.
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Quello di Papa Francesco è anche un invito a comportamenti responsabili, visto che nelle settimane precedenti ci sono state persone che hanno infranto i divieti alimentando di fatto la diffusione del virus. Ecco le sue parole: “In questo tempo nel quale si incomincia ad avere disposizione per uscire dalla quarantena preghiamo il Signore perché dia al suo popolo, a tutti noi, la grazia della prudenza e obbedienza alle disposizioni perché la pandemia non torni”.
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Nel corso della Messa, il Santo Padre si è poi soffermato su un altro argomento importante: il rispetto delle persone. Bergoglio spiega che mettere in giro false voci su persone e popolazioni porta all’odio e al linciaggio sociale. La storia è piena di esempi di questo tipo, basti pensare alla crocifissione di Gesù Cristo, a quella di Santo Stefano dopo di lui, ma anche alla Shoah, frutto di maldicenze e false convinzioni ai danni di un popolo scomodo.
Senza andare troppo indietro nel tempo, il Santo Padre ricorda anche le vicissitudini di Asia Bibi: “Asia Bibi: abbiamo visto dieci anni in carcere perché è stata giudicata da una calunnia e un popolo che vuole la morte davanti a questa valanga di notizie false che creano opinione e tante volte non si può fare nulla”. Quindi conclude con un’ultima riflessione: “Nelle nostre istituzioni lo abbiamo visto tante volte. No alla condanna che provoca il chiacchiericcio”.
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Luca Scapatello
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