Il Papa sta partendo in questi minuti da Lesbo, dopo la storica giornata di oggi, vissuta con i rifugiati insieme al patriarca Bartolomeo e all’arcivescovo di Atene Hieronymus. E la domanda di tutti è: che cosa resterà di questa giornata? Come far sì che non rimanga solo un momento che emoziona?
Per questo – accanto alle parole del Papa che tutti giustamente stanno rilanciando – vogliamo fissare nella memoria anche la preghiera pronunciata al porto di Lesbo dal patriarca ortodosso Bartolomeo. Forse è il testo che più di tutti si presta a diventare preghiera quotidiana per immigranti. Specie domani, quando questo dramma sarà stato ricacciato nella sua triste quotidianità.
Dio di misericordia, di compassione e di ogni conforto, ti preghiamo per i nostri fratelli in circostanze difficili e li affidiamo alla tua bontà.
Nutri i bambini; istruisci i giovani; dai forza agli anziani; dona coraggio a chi ha il cuore indebolito; riunisci quanti sono separati; stai sulla barca con coloro che navigano; viaggia con quelli che viaggiano; difendi le vedove; proteggi gli orfani; libera i prigionieri; risana gli ammalati.
Ricordati, o Dio, di quanti sono sprofondati, di chi è in esilio, in una situazione dura, e di coloro che vivono ogni genere di afflizione, di necessità o sofferenza; di tutti quelli che invocano la tua amorevole tenerezza; quelli che ci amano e quelli che ci odiano; riversa su tutti la tua immensa misericordia, esaudisci le loro domande di salvezza.
Ti preghiamo ancora, Signore della vita e della morte, dona l’eterno riposo alle anime dei tuoi servi che sono morti, quelli che hanno perso la vita durante il loro esodo da regioni sconvolte dalla guerra e durante i loro viaggi in cerca di un rifugio di salvezza, pace e prosperità
Perché tu, Signore, sei l’aiuto di chi non ha aiuto, la speranza di chi non ha speranza, il salvatore degli afflitti, il rifugio dei viaggiatori e il medico dei malati.
Sii tutto questo per tutti, tu che conosci ogni persona, le sue richieste, la sua famiglia e i suoi bisogni.
Libera, o Signore, quest’isola, ma anche ogni città e nazione, dalla fame, dalle epidemie, dal terremoto, dalle alluvioni, dagli incendi, dalla spada, dall’invasione dei nemici e dalla guerra civile.
Amen
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