Dal Palazzo Apostolico, il messaggio del Regina Coeli di Papa Francesco, nel giorno del Lunedì dell’Angelo, si è incentrato sulla necessità della condivisione, del dialogo, sull’intenzione di ritrovare quel senso di fraternità, che la “Pasqua di Cristo ha fatto esplodere nel mondo”.
Ha “sconfitto il peccato”, da cui deriva ogni divisione, ogni difficoltà di avvicinare gli altri, ed ora possiamo impegnarci a creare quei “rapporti autentici”, che realizzeranno un’ “autentica comunità ecclesiale o civile”.
In questo giorno, in cui l’annuncio della resurrezione è affidato, proprio da un Angelo (ecco perché celebriamo il Lunedì dell’Angelo), alle donne che cercavano il corpo di Gesù al sepolcro, ricordiamo il loro ritorno tra gli Apostoli, che erano smarriti e non osavano ancora credere che Gesù, come aveva loro promesso, sarebbe resuscitato dalla morte, per salvare noi tutti dalle tenebre del peccato.
Dunque, oggi come allora, ognuno faccia ritorno ai propri cari, per portare loro l’abbraccio della resurrezione; poi si diriga verso gli altri, proprio come fecero i discepoli di Gesù.
Loro vivevano in comunione di beni e di spirito; condividevano un unico tesoro: la Parola di Cristo e la sua promessa di salvezza.
Ed è questa la scelta di vita che, anche oggi, dovemmo prendere tutti noi in seria considerazione, poiché siamo noi i discepoli del nostro tempo.
Come tali, abbiamo il dovere di parlare agli altri, come avrebbe fatto il Maestro.
Il Papa ha sottolineato che, se manca la “grazia della fraternità”, c’è soltanto un “insieme di individui, raggruppati dagli stessi interessi”, non una comunità improntata sulla fede in Dio.
Abbiamo, invece, una responsabilità verso gli altri, specialmente verso i fratelli che sono in difficoltà, che non vedono ancora la luce del risorto o la speranza di risollevarsi dall’indigenza in cui la società li ha relegati.
Come Papa Francesco, anche noi affidiamo alla Madonna i nostri giorni e le nostre prospettive: “La Vergine Maria, che in questo tempo pasquale invochiamo con il titolo di Regina del Cielo, ci sostenga con la sua preghiera, affinché la fraternità e la comunione che sperimentiamo in questi giorni di Pasqua, possano diventare nostro stile di vita e anima delle nostre relazioni”.
Antonella Sanicanti
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