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Papa Francesco chiama Irene: siete eroi perché non vi siete nascosti

Lunedì sera è arrivata una telefonata del tutto inaspettata all’ospedale di Pesaro. A rispondere al Papa c’era Irene, una una giovane operatrice sanitaria.

Il Papa ha chiamato una donna che gli aveva inviato una lettera, chiedendo di pregare per una coppia di futuri sposti colpiti dal virus

Dall’altro capo della cornetta, Papa Francesco. Irene, operatrice sanitaria del dipartimento di prevenzione dell’Area Vasta 1, nei giorni precedenti aveva inviato una lettera al Pontefice, domandando la sua preghiera per una coppia di trentenni colpita dal coronavirus.

L’attenzione del Papa per le difficoltà del coronavirus

Il Pontefice, che fin dall’inizio della pandemia è stato costantemente a fianco di medici, operatori e malati, tanto nelle sue preghiere quanto nelle sue azioni concrete. Partendo dalle ingenti donazioni economiche che sia la Santa Sede che la Chiesa italiana hanno fatto in queste settimane per aiutare i colpiti dal virus.

Per arrivare ai diversi gruppi di studio che si sono formati in Vaticano, presso i diversi dicasteri pontifici, coordinati per un fronte comune contro la pandemia che mettesse insieme le varie conoscenze e competenze.

L’Ospedale di Pesaro

Il Papa: “Siete degli eroi perché non vi siete nascosti sotto il letto”.

Così Papa Francesco, dopo avere ricevuto la missiva, non ci ha pensato due volte ma ha preso subito in mano il telefono per sentire di persona la giovane donna, che ha voluto restare anonima evitando di rilasciare il cognome, ma che allo stesso tempo si è trovata spiazzata ed emozionata di fronte a quell’evento.

Un ulteriore segno dell’attenzione che Francesco ha avuto e continua ad avere per tutto ciò che riguarda le difficoltà causate dal coronavirus. In serata, è stato il sindaco di Pesaro Matteo Ricci a divulgare la notizia su Facebook, ringraziando il Papa e citando le parole pronunciate da Francesco: “Siete degli eroi perché non vi siete nascosti sotto il letto e siete andati a lottare”.

La chiamata del Papa all’Ospedale di Pesaro

“Che emozione Papa Francesco”, scrive Ricci. “Una bellissima sorpresa oggi la chiamata del Pontefice al Dipartimento di Prevenzione AV1. In risposta alla lettera inviata da un’infermiera, il Papa ha voluto, con una telefonata, ringraziare tutti gli operatori sanitari che hanno affrontato questa tragica emergenza, rivolgendo loro la sua benedizione”, conclude Ricci.

La provincia di Pesaro e Urbino è infatti stata fin dalle prime settimane una dei focolai più intensi e problematici del Centro Italia. La città di Urbino è stata una delle prime a lanciare l’allarme, chiudendo le scuole dopo la notizia di alcuni casi di positività in alcune fabbriche del territorio. La Regione Marche, intenzionata a fermare tutte le attività, si è scontrata in più occasioni con il governo centrale, prima che la quarantena venisse dichiarata attiva per tutto il Paese.

Una coppia di giovani futuri sposi colpita dal coronavirus

Nelle ultime settimane Irene, nella sua attività da operatrice sanitaria, si è imbattuta con due giovani trentenni che avrebbero dovuto sposarsi nel mese di giugno, ma che sono rimasti entrambi colpiti dal coronavirus. Lui, a fine aprile era così grave da dovere essere intubato.

Papa Francesco ha chiamato un’operatrice dell’ospedale di Pesaro – foto corriere adriatico

“Nel mio lavoro mi occupo dell’indagine epidemiologica e avevo ricevuto una mail da questa coppia che non conoscevo ma che ho subito sentito vicina, e così ho chiesto al dottor Paolo Marchionni, dell’associazione Scienza&Vita, se poteva far arrivare la mia richiesta di aiuto al Papa”, ha spiegato la donna al quotidiano Avvenire.

La conversazione tra il Papa e l’operatrice ospedaliera

Così la lettera viene inviata e fatta recapitare al Santo Padre. Irene continua a pregare, insieme ad alcuni sacerdoti della città, incrociati nell’ambito delle attività legate al suo lavoro in ospedale. “Stavo seguendo il ‘contact tracing’ dei sacerdoti anziani della Casa del Clero e così ho subito approfittato per chiedere anche il loro sostegno”, racconta.

Oggi il ragazzo di cui Irene parla nella lettera, futuro sposo, è ancora ricoverato in ospedale. Le sue condizioni cliniche, però, per fortuna indicano un deciso miglioramento. Il Papa ha promesso che, appena il giovane sarà tornato in forze, lo chiamerà personalmente.

Fin dall’inizio del coronavirus, il Papa ha cercato di mettere in campo azioni concrete per dare risposte ai problemi che si sono generati

“Il Papa mi ha detto che noi tutti sanitari siamo eroi, ma io mi sento solo una piccola ape operaia”, ha detto Irene. “Per questo mi sono permessa di chiedergli di pregare anche per scongiurare una seconda ondata del virus”.

Giovanni Bernardi

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