Un momento di riflessione, fatto maniera diversa, sul concetto del perdono e del digiuno in questo periodo Quaresima, grazie ai pensieri di Papa Francesco
“Il Signore non guarda solo il nostro digiuno dalla carne, ma anche le nostre azioni”. Le frasi di Papa Francesco per riflettere in Quaresima.
Il digiuno: ce lo spiega Papa Francesco
Papa Francesco, nel corso delle sue omelie e riflessioni personali, specie durante il periodo di Quaresima, ci ha dato tanti spunti di riflessione, in particolare sul nostro comportamento, su come intendiamo il concetto di “digiuno in Quaresima”, ma soprattutto sul concetto del perdono.
Il tutto parte da una riflessione su di un brano dal libro del Profeta Isaia, quando racconta che il popolo si lamentava con il Signore poiché lui non ascoltava i loro digiuni. “Il Signore non guarda il nostro digiuno solo se non mangiamo la carne, ma ci osserva in ogni nostra azione. Gesù ha condannato tutti coloro che fanno solo digiuni esteriori, ma non hanno la verità nel cuore” – ha detto il Pontefice, durante una sua omelia.
Il Vangelo lo spiega
Cosa vuol dire digiunare? “E quando digiunate, non siate mesti d’aspetto come gli ipocriti; poiché essi si sfigurano la faccia per far vedere agli uomini che digiunano. Io vi dico in verità: questo è il premio che ne hanno. Ma tu, quando digiuni, ungiti il capo e lavati la faccia, affinché non apparisca agli uomini che tu digiuni, ma al Padre tuo che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa” – ci dice Gesù, nel Vangelo di Matteo (6, 16 – 18).
“Dio non ha bisogno di digiuni esteriori”
Papa Francesco ci dice: “Il digiuno, specie quello quaresimale, costituisce un’importante occasione di crescita, perché ci permette di sperimentare ciò che provano quanti mancano anche dello stretto necessario e ci fa più attenti a Dio e al prossimo”. Il Santo Padre ci fa comprendere che, il vero digiuno, non è solo alimentare, ma è anche un qualcosa che viene dal cuore.
Papa Francesco: “La penitenza non si fa solo davanti a Dio”
Amore, rispetto, parità: sembrano termini così lontani dal concetto di digiuno che, di solito, si identifica nella Chiesa. Durante una sua omelia, Francesco, parlando di coloro che sfruttano i propri lavoratori, ma che poi “si battono il petto e fanno gli uomini pii”, così disse: “Il digiuno vero è anche non sfruttare gli operai. Digiunare non deve essere solo un’osservanza esterna, ma deve essere qualcosa che ci sentiamo di fare, che viene dal cuore.
La penitenza reale è quella che si fa non solo davanti a Dio, ma soprattutto con i fratelli e con il prossimo. Non è un buon cristiano quello non fa giustizia alle persone che dipendono da lui, ma è buono quello che si spoglia di qualcosa per darla a chi ne ha più bisogno”.
Il perdono: inizio di una nuova vita
Un monito forte, al quale ha fatto seguito, anche, il concetto di perdono. “Solo da perdonati possiamo ripartire rinfrancati, dopo aver provato la gioia di essere amati dal Padre fino in fondo. Solo attraverso il perdono di Dio accadono cose veramente nuove in noi. Il perdono di Dio, però, non è una fotocopia che si riproduce identica a ogni passaggio in confessionale” – ha detto Francesco.
Il perdono: un nuovo inizio, una nuova vita, la rinascita che viene passando per la riconciliazione, per la remissione dei propri peccati. Il periodo quaresimale è il periodo in cui, in ogni parrocchia, ci si concentra proprio sul Sacramento della Confessione.
Il rito penitenziale, perché “il Signore ci conosce, sa che la lotta interiore è dura, che siamo deboli e inclini a cadere, spesso recidivi nel fare il male. E ci propone di cominciare a essere recidivi nel bene, nel chiedere misericordia. Sarà Lui a risollevarci e a fare di noi creature nuove”, ci dice il Pontefice.
Papa Francesco: “Ripartiamo dal Sacramento della Confessione”
“Ripartiamo allora dalla Confessione, restituiamo a questo Sacramento il posto che merita nella vita di ognuno di noi” – è il monito che Francesco, oggi, dà a ognuno di noi.
Il tempo di Quaresima: tempo per pregare, riflettere, perdonare, digiunare. Per preparare al meglio il nostro cuore alla nuova luce della Pasqua, seguendo anche le parole e le riflessioni di Papa Francesco.
ROSALIA GIGLIANO
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