Il Papa ha nominato monsignor Marcello Semeraro nuovo prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, che subentra quindi al cardinale Becciu.
Dopo le dimissioni di Becciu, infatti, era necessario trovare un nuovo nome per la guida del Dicastero Pontificio, e Francesco ha scelto il monsignore pugliese di 72 anni. Oltre a Semeraro, Francesco ha anche deciso di rinnovare il Consiglio dei cardinali. Cioè l’organismo che lui stesso ha istituito nel 2013 per portare avanti la cosiddetta “riforma della Curia”.
La chiamata dopo il caso Becciu per prendere il suo posto
I risvolti della vicenda di Becciu sono ancora tutti da delineare, all’interno di un vento di scontri che si aggirano tra i Sacri Palazzi, che hanno portato all’arresto di Cecilia Marogna rinominata “la dama del cardinale“. Dopo questi spiacevoli momenti, quindi, il Papa ha chiamato alla guida di questo importante dicastero una persone a lui più vicine, di maggiore fiducia. Semeraro è infatti un collaboratore fidato del Pontefice, che già dal 2013 aveva chiamato a guidare l’importante Consiglio dei cardinali.
Il Consiglio dei cardinali, noto anche come C9, inizialmente era composto da nove porporati. Mentre ora è di sette, a seguito delle varie modifiche avute nel tempo. Ufficialmente, l’obiettivo è quello di coadiuvare e consigliare il Pontefice nel governo della Chiesa cattolica e nello stesso tempo nel portare avanti la revisione della Costituzione apostolica Pastor Bonus. La carta che regola gli assetti della Curia Romana.
Le nomine di Papa Francesco
In questo caso il Papa ha scelto per farvi parte il cardinale Fridolin Ambongo Besungu, arcivescovo di Kinshasa, nella Repubblica Democratica del Congo. Inoltre ha nominato segretario l’attuale segretario aggiunto monsignor Marco Mellino, vescovo titolare di Cresima.
Questo perché Mellino prenderà il posto di monsignor Semeraro nel ruolo all’interno dell’organismo creato dal Papa, che precedentemente occupava. Semeraro, vescovo titolare di Albano, prende così il posto occupato dal cardinale Becciu fino al 24 settembre scorso.
I lavori del Consiglio dei Cardinale per la riforma della Curia
Nel tempo della pandemia il C9 ha portato avanti i suoi lavori online, l’ultimo dei quali è avvenuto martedì scorso, in cui si è fatto il punto sull’attività dei mesi di pandemia. Durante l’estate infatti pare che i porporati abbiano lavorato al testo della Pastor Bonus, presentando al Papa una nuova bozza.
In questa si sarebbero studiati aspetti economico e amministrativi della Curia, che hanno fatto sottolineare ancora una volta a Francesco che “la riforma è già in atto”. La prossima riunione avverrà a dicembre, e allora si capirà se ci saranno altri passi in avanti, e in che direzione, per tutto ciò che riguarda il Vaticano e il governo della Chiesa cattolica.
L’amicizia tra Francesco e monsignor Semeraro
Il Papa e Semeraro, inoltre, si conoscono da circa vent’anni, molto prima che il Papa si chiamasse Francesco. Da segretario del Sinodo nel 2001, monsignor Semeraro scelse l’allora arcivescovo di Buenos Aires, Jorge Mario Bergoglio, in seguito al mancato rientro dell’arcivescovo di New York, il cardinale Edward Egan, in seguito all’attentato alle Torri Gemelle. Da quella volta i due sono sempre rimasti in amicizia fraterna.
Dopo che Benedetto XVI si dimise, e ci fu il Conclave, Bergoglio e Semeraro si sentirono al telefono, e il secondo invitò il primo a trovarlo ad Albano, non sapendo che sarebbe rimasto a Roma per sedersi sullo scranno di San Pietro. Dopo l’elezione, si narra che il Papa chiamò Semeraro per chiedergli quindi quando sarebbe passato a trovarlo, e il monsignore rispose: “Quando vuole, è lei il Papa”.
Gli auguri del sindaco di Albano
Semeraro è anche membro della Commissione Episcopale Cei per la dottrina della fede, l’annuncio e la catechesi. Anche il Sindaco di Albano Laziale Massimiliano Borelli ha fatto gli auguri al monsignore per il suo nuovo incarico. “A nome dei cittadini di Albano Laziale, invio i migliori auguri e felicitazioni per la nuova e impegnativa missione che il Santo Padre ha voluto conferire al nostro Vescovo“, ha affermato.
“In un periodo così complicato per il mondo la scelta è ricaduta su un sacerdote dialogante e profondo conoscitore della Chiesa“.
Giovanni Bernardi