Papa Francesco telefona a Joe Biden, neo presidente Usa ma non ancora ufficializzato tale, per congratularsi con lui.
Da giorni infatti diversi osservatori facevano notare che la Santa Sede non aveva ancora proferito parola verso quello che viene descritto come il secondo cattolico della storia della presidenza Usa, ma che di fatto è un acceso sostenitore di politiche contro la vita, come aborto, utero in affitto e unioni omosessuali.
Lo staff di Biden ha diffuso una nota con su scritto: “Il presidente eletto ha ringraziato il Pontefice per le sue benedizioni e congratulazioni e ha espresso il suo apprezzamento per la leadership di Sua Santità nel promuovere la pace, la riconciliazione e i legami comuni dell’umanità in tutto il mondo”.
Il progressista Joe Biden, vice di Barack Obama negli anni della sua presidenza prima dell’arrivo di Trump alla Casa Bianca, avrebbe così espresso il suo “desiderio di lavorare insieme sulla base di valori comuni”, nel riconoscimento “della dignità e dell’uguaglianza di tutto il genere umano, la cura delle persone ai margini e dei poveri, la lotta al cambiamento climatico e l’accoglienza e l’integrazione dei migranti e dei rifugiati in tutte le comunità”.
Sempre nello stesso tweet postato dallo staff di Biden si legge ancora: “Il presidente eletto ha espresso il desiderio di lavorare insieme sulla base di una condivisa fede nella dignità e nell’eguaglianza di tutta l’umanità“.
La conversazione telefonica intercorsa tra i due è stata confermata anche dal direttore della Sala Stampa della Santa Sede Matteo Bruni. Papa Francesco e Biden si sono già incontrati più volte in passato, sia in Vaticano che negli Stati Uniti in diverse circostanze. L’ultima volta è stato nell’Aula Paolo VI nell’aprile del 2016.
La vicenda è tuttavia molto controversa. Biden è formalmente il secondo presidente cattolico degli Stati Uniti dopo John Kennedy. Questo, qualora si confermasse la sua vittoria elettorale al termine dei ricorsi presentati da Trump. In molti Stati i brogli elettorali sono ormai un fatto assodato, ma non è detto che questi potranno ribaltare l’esito elettorale.
Nonostante il suo “essere cattolico”, il democratico Biden è notoriamente favorevole all’aborto e alle unioni omosessuali. Il che rappresenta un problema non di poco conto per i cattolici. Emblematica in questo senso è la decisione del sacerdote che, nella sua parrocchia nella Carolina del Sud, ha negato a Biden la Comunione.
In passato Biden ha anche celebrato un “matrimonio” tra persone dello stesso sesso. Due tematiche quindi molto spinose, che hanno messo in risalto anche i vescovi americani nel primo comunicato inviato dopo la “presunta” vittoria elettorale di Biden.
“Come cattolici e statunitensi, le nostre priorità e la nostra missione sono chiare”, ha scritto il presidente della Conferenza dei vescovi cattolici degli Stati Uniti, José H. Gomez. “Siamo qui per seguire Gesù Cristo, per dar testimonianza del suo amore nelle nostre vite e costruire il suo Regno sulla terra. Credo che in questo momento della storia degli Stati Uniti, i cattolici abbiano il dovere speciale di essere portatori di pace. Quindi di promuovere la fraternità e la fiducia reciproca e pregare con uno spirito rinnovato di vero patriottismo nel nostro paese”.
Nel proseguire il suo messaggio, il capo dei vescovi americani ha anche parlato di “profonde divergenze nei nostri dibattiti su questioni legate alle leggi e alle politiche pubbliche”, che hanno bisogno di un dibattito franco e aperto.
“Chiediamo alla Santissima Vergine Maria, patrona di questa grande nazione che interceda per noi”, ha continuato la guida dei vescovi americani. “Che ci aiuti a lavorare insieme per portare a compimento la bella visione dei missionari e fondatori degli Stati Uniti: una nazione, rispettosa di Dio, dove si difende la santità di ogni vita umana e si garantisce la libertà di coscienza e la libertà religiosa”.
Quel richiamo particolare al tema della difesa di ogni vita umana è perciò un punto su cui è difficile andare oltre e transigere. Non basta insomma l’accordo che Biden vorrebbe fare con il Papa. Ma anche con tutti i cattolici, in nome di politiche pubbliche sociali a favore di migranti e dell’eguaglianza sociale. Peraltro, la Dottrina sociale della Chiesa affronta questi temi con nessuna semplicità ma con grande profondità, imparzialità e accuratezza.
C’è quindi bisogno che il neo-presidente, qualora venga eletto, esprima una politiche seria e intransigente a favore della Vita. Per potersi dichiarare in linea con il messaggio cristiano. Altrimenti, non ci sarà alcuna possibilità di fargliela passare liscia da parte dei cattolici. E si tratterebbe, come purtroppo si vede sempre più spesso, di una triste strumentalizzazione del credo cattolico per portare avanti politiche sottomesse agli interessi personali di questo o quella parte.
Nel caso di Biden, tra le altre, quella terribile organizzazione abortista e a favore dell’utero in affitto che si chiama Planned Parenthood. Senza contare i piani diabolici di gran parte delle organizzazioni internazionali che puntano a introdurre a livello planetario una nuova antropologia umana, centrata su ideologia lgbt, transumanesimo, divinizzazione della natura, sincretismo delle religioni, ambientalismo spinto e “malthusianesimo”, vale a dire controllo demografico a livello planetario.
Tutto ciò a ben poco a che fare con l’etica e il credo cattolico. Preghiamo affinché i cattolici difendano sempre, senza se e senza ma, e soprattutto senza compromessi, la vita umana fin dal suo concepimento. E si facciano quindi portatori di quei “valori non negoziabili” che Ratzinger ha sottolineato e messo in luce saggiamente durante tutto il suo Pontificato.
Possa il Signore indicare la strada ai cattolici di tutto il mondo. Affinché non si facciano abbindolare dalle sirene di questo mondo, rivestite di un finto bene che è solo di facciata, ma che purtroppo si dimostra a favore di interessi privati di un’agenda politica mondialista e demoniaca, volta alla guerra, prima di tutto il resto, proprio contro la religione cattolica.
Sponsorizzare figure che promuovono politiche contro la vita e contro la fede significa dare spazio a chi punta alla distruzione del credo cattolico. Ma, in tutto ciò, non bisogna avere alcun timore: “le porte degli inferi non prevarranno” (Matteo 16, 18).
Giovanni Bernardi
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