Paralimpiadi 2024: Angela rimane paralizzata a 5 anni in un incidente, muoiono papà e sorellina

La vittoria più grande di Angela Procida non è nelle medaglie sportive, per soli due centesimi non ottiene la medaglia di bronzo alla Paralimpiadi di Parigi, ma la sua storia è una lezione di vita, soprattutto per i giovani.

angela procida paralimpiadi
Angela Procida alle Paralimpiadi 2024 – Instagram@angelaprocida – lalucedimaria.it

Sono in corso le Paralimpiadi 2024: atleti con disabilità mostrano al mondo che la vita può essere vissuta in pienezza anche quando si devono affrontare sfide molto più grandi delle competizioni sportive.

Tra di essi c’è Angela Procida, nuotatrice paralimpica italiana che si è classificata quarta vincendo così la medaglia di bronzo. È una ragazza giovane, ha 24 anni e vive a Castellammare di Stabia, in Campania. a

La sua storia inizia con un evento drammatico quando è ancora una bambina, ciò che determinerà per sempre la sua vita.

La vittoria sulla prova della disabilità: Angela Procida vince molto di più delle Paralimpiadi

Nel 2005, quando aveva solo 5 anni, Angela Procida subisce un incidente stradale in cui è assieme al padre e ad una delle sorelle, di 6 anni. Loro muoiono, lei sopravvive, ma riporta una grave lesione del midollo spinale che le comporterà la perdita dell’uso delle gambe. 

Angela Procida in acqua
Angela Procida alle Paralimpiadi 2024 – Facebook@angelaprocida – lalucedimaria.it

È sicuramente una tragedia che può compromettere l’amore per la vita e la voglia di stare al mondo. Ma non è così per la piccola Angela. Affiancata dall’amore dei familiari, in particolare della mamma, cresce e affronta la grandissima prova che le è stata posta innanzi.

Questa è certamente la vittoria più grande, che va molto oltre quelle sportive. Riuscire a farcela e vivere al massimo delle proprie possibilità con un’energia e una grinta ammirevoli. È diventata una nuotatrice professionista e ha conseguito la laurea in ingegneria biomedica.

Angela lo ha dimostrato con le sue parole del discorso a seguito al conseguimento del quarto posto il classifica di queste Paralimpiadi 2024.

Non ha vinto la medaglia d’oro e neppure quella di bronzo per pochissimi centesimi, ma sa che il traguardo più grande lo ha già raggiunto. “Vabbè, ogni tanto bisogna provare l’ebbrezza del centesimo perso. Non sempre si è fortunati” ha esclamato con un pizzico di ironia a commento del risultato raggiunto.

Nessun ideale di perfezione: accettarsi con i propri limiti

Le parole di questa giovane atleta paralimpica colpiscono perché individuano ciò che davvero conta al di là della ricerca di perfezione a cui ci induce la nostra società. Se tutto nel mondo sembra dirci che bisogna essere sempre al top e portare a casa trofei e risultati di successo Angela Procida invece ci induce a riflettere in un’altra direzione.

Angela Procida vittoriosa
Angela Procida alle Paralimpiadi 2024 – Instagram@angelaprocida – lalucedimaria.it
Può capitare a tutti no? Vabbè è capitato a me, non sempre si è fortunati! Normalizziamo il fatto che non sempre siamo al 100%! Noi atleti ci proviamo sempre. Ma non è facile essere al 100% nell’occasione giusta” ha dichiarato a conclusione della competizione.
È importante accettare che non sempre possiamo brillare e che non si deve pretendere troppo da noi stessi. La fede, inoltre, ci mostra come qualsiasi risultato possiamo ottenere, che sia superlativo o scarso, Dio ci ama sempre immensamente e non ci valuta secondo l’ottica umana, fin troppo ristretta.
Lo sportè stato per l’altleta un importantissimo strumento di crescita e di inclusione, ma sa che non è ciò che più conta per farle avere amore per la vita.
Il suo pensiero è andato a tutti i ragazzi anche più giovani di lei, gli adolescenti che oggi vivono dinamiche esistenziali spesso di grande disagio: “I ragazzi hanno bisogno di tanto supporto, soprattutto dopo il periodo difficile del Covid. Gli adulti devono essere presenti, insegnare, stare vicino ai giovani che affrontano delle debolezze” ha dichiarato Angela, consapevole che si tratti di una problematica molto complessa.
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