Stava per compiere una terribile azione che lo avrebbe segnato per sempre. Ma lo sguardo di qualcuno lo farà desistere.
Era Lui l’oggetto della sua profanazione e quello il luogo dove commettere quel crimine. Alzando lo sguardo, però, ha incrociato quello della Vergine Maria.
Il racconto di una vicenda che ha lasciato spiazzati tutti. Ecco cosa è successo.
L’uomo e la profanazione sventata
Un atto di profanazione quello che l’uomo stava per commettere. Un gesto che avrebbe, di certo, suscitato indignazione e, al contempo dolore. Ma c’è stato qualcosa che l’ha trattenuto dal compiere l’insano gesto, a ravvedersi e a ritornare sui suoi passi.
La storia che stiamo per raccontarvi è avvenuta nell’abbazia benedettina di Subiaco, nell’Arkansas, negli Stati Uniti. Un uomo, armato di martello, si era introdotto nella cappella del monastero. Il suo era un intento diabolico: con quella stessa arma che aveva in pugno, voleva distruggere l’altare della cappella stessa, anche se la sua intenzione iniziale era tutt’altra.
Stando a quanto raccontano i poliziotti intervenuti sul posto, il 32enne aveva un’altra intenzione. Quel martello gli serviva, non solo per distruggere l’altare, ma soprattutto per distruggere il Tabernacolo e, di conseguenza, anche le ostie consacrate che erano custodite al suo interno.
Con un martello voleva distruggere il Santissimo Sacramento
Una vera e propria profanazione al Santissimo Sacramento lì contenuto. Come dicevamo prima, un’intenzione diabolica la sua, quella che aveva meditato nel suo cuore. Ma, d’improvviso, qualcosa gli ha impedito di compiere l’insano gesto.
Lo sguardo di qualcuno che era lì, sempre presente, e che conosceva bene cosa si celava nel cuore del 32enne. No, non una persona lì presente, ma la stessa Vergine Maria. l’uomo, infatti, alzando lo sguardo, ha incrociato quello dell’immagine sacra della Madonna, posta lì accanto. Da lì, la decisione di non compiere più ciò che aveva in mente.
Lo sguardo di Maria lo fa desistere
“Ha deciso semplicemente che non poteva farlo. Credo che in quel momento abbia sentito che non andava” – ha raccontato lo sceriffo della Contea, dove si trova l’abbazia. Prima di compiere la profanazione e distruggere l’altare a martellate, l’uomo aveva, però, già rubato altro all’interno della chiesa stessa, ovvero due reliquiari che contenevano le reliquie di un totale di sei santi, tra le quali quello dello stesso San Benedetto da Norcia.
Ma sono stati ritrovati integri ed in buone condizioni. Stando alle prime indiscrezioni, il 32enne soffre di problemi mentali e abusa di sostanze psicoattive e, forse, al momento dell’atto che stava per compiere, era proprio sotto l’effetto di questi psicofarmaci, non accorgendosi nemmeno di ciò che stava per fare.
Quando è stato arrestato ha detto che “era stato Dio che gli aveva detto di prendere le ossa di Gesù nascoste nell’altare”.