Quali sono i risultati raggiunti, anche se con difficoltà, da papa Francesco?
I 4 fronti caldi aperti per il santo padre.
Un vero e proprio dialogo constante di diplomazia che papa Francesco deve affrontare ogni volta. A dichiararlo è il segretario di stato Vaticano, il card. Parolin: “Questi ultimi anni, per il santo padre, non sono stati affatto semplici. La sua volontà di riforma della chiesa ha suscitato numerose critiche. Ma anche i rapporti con le nazioni estere, in particolare quando ha deciso di aprire un dialogo con la Cina. Eravamo tutti molto preoccuparti di ciò, ma la serenità d’animo di papa Francesco ci ha rassicurati subito che quella era la strada giusta da percorrere”.
Ciò che colpisce il card. Parolin è il carattere di papa Francesco: “E’ un uomo perennemente gioioso ed estremamente diplomatico. Nessuno può togliergli la gioia profonda del sentirsi amato dal Signore e, questa gioia, è capace di trasmetterla ad ognuno di noi, specie in un momento storico come quello che stiamo vivendo di grandi agitazioni”.
Il dialogo con la Cina è quello che ha stupito tutti: “Ora tutti i vescovi cinesi sono in piena comunione con il papa, tanto che due di loro hanno anche partecipato al sinodo dei giovani. Dove ci sono problemi aperti, papa Francesco sente la necessità di agire, dando sempre dei nuovi orientamenti pastorali” – ha detto il card. Parolin.
Altro tema caldo e che sta a cuore a papa Francesco è quello del Medio Oriente: “L’incontro con il presidente Putin sarà un incontro fondamentale. Lui che si considera un uomo religioso penso che riconosca in papa Francesco l’incarnazione dei valori della sua vita religiosa. L’incontro sarà necessario per parlare di questioni che preoccupano la Santa Sede, in particolare quelle della Siria e del Medio Oriente” – ha dichiarato il segretario di stato.
Ciò che colpisce è come papa Francesco riesca a trovare un dialogo con tutti, persino con il mondo dell’Islam: “Il viaggio di stato ad Abu Dhabi e il documento di fratellanza con l’Imam è stato uno dei passi più importanti del dialogo interreligioso con l’Islam. In particolare, il concetto rilevante del documento che ha visto i due leader religiosi convinti ed uniti nella firma: tutti gli abitanti di un paese sono cittadini con gli stessi diritti e doveri prima di ogni distinzione religiosa. Questo è stato un notevole cambiamento” – ha concluso il card. Parolin.
ROSALIA GIGLIANO
Fonte: aleteia.org
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