Potrebbe sembrare una bufala ed invece è successo veramente. E non ha scatenato solo l’ilarità del web e delle persone lì presenti, ma anche un certo sconcerto.
Può una processione dimenticarsi del “protagonista principale”? pare di sì. A Gallipoli, lo stupore fra i fedeli era palpabile.
Dimenticarsi il Santo in chiesa: quando si è distratti da tutto il contorno e ci si dimentica dell’essenziale.
Guardare meno al “contorno” e più “all’essenziale”
Quante volte siamo distratti, o ci concentriamo troppo, su ciò che è la pura esteriorità, o il contorno delle cose, dimenticando la parte più importante. E non capita solo nelle nostre azioni o vicende quotidiane, ma (potrebbe sembrar strano, ma è così) anche in chiesa.
Si, perché anche ciò che si fa nelle nostre parrocchie comprende “un contorno ed un essenziale” e, spesso, dimentichiamo l’essenziale e ci comportiamo come Marta. Quando Gesù si recò a casa sua, la sorella Maria lasciò “il contorno” di cui si stava occupando e si mise ad ascoltare “l’essenziale”, ovvero Gesù, che er lì con lei.
Marta no invece: continuò ad occuparsi “del contorno”, anzi rimproverando la sorella e chiedendo a Gesù se fosse giusto che solo lei dovesse, in quel momento, occuparsi delle faccende. Ed un po’ quello che ci capita molto spesso, non accorgerci di cosa è veramente importante nella nostra vita, ma guardare solo all’esteriore o al voler fare troppe cose insieme, rischiando di non riuscire bene, poi, in nessuna di esse.
Questo è quello che è successo anche a Gallipoli, in Puglia, nel pieno della processione di San Giuseppe. Tutti sono lì pronti per portare il Santo in processione per le vie della cittadina. Proprio tutti: dal parroco, alle pie donne che accompagneranno il Santo, a tutti i fedeli lì riuniti. Il portone della chiesa si apre e il corteo festante si avvia verso la piazza.
La processione parte, ma senza San Giuseppe
Ma forse un po’ troppo in fretta…perché tutti si affrettano ad arrivare in piazza, ma si sono dimenticati della parte più importante: di San Giuseppe. “La processione se ne va! E San Giuseppe?” – si sente urlare fra i fedeli che sono accorsi lì per pregare il Santo che sta per passare fra il popolo.
Persino la banda musicale era uscita per dare annuncio che il Santo stava per arrivare, come si fa con tutte le processioni. Ma cosa è successo? È la Curia a spiegare tutto. Quando il parroco si è avviato ad aprire la processione con la reliquia del Santo, forse un po’ di fretta, era convinto che tutto il resto del corteo processionale, Santo compreso, fossero dietro di lui.
Ma in realtà non era così. I portatori che erano stati incaricati di far uscire il Santo hanno avuto, se possiamo così definirlo, un “piccolo problema tecnico”: il mancato funzionamento delle luci che adornavano la portantita per l’immagine di San Giuseppe, che sarebbe stata poi portata a spalla.
Può capitare…ma non troppo spesso
Il tempo di ripararla, ma il sacerdote non se ne era accorto…ed è uscito da solo, ma non seguito dal Santo. Cose che possono capitare, ma che si ripetono anche purtroppo. Come quella volta che, ricordo, ero in un luogo di vacanza e si attendeva la processione della Madonna Assunta.
Più o meno il copione è stato simile: tutto il corteo processionale, ma con la mancanza della protagonista. La statua di Maria che tardava ad uscire, non si sa per quale motivo, mentre il corteo, con sacerdoti, musica e tutto, era già abbondantemente lontano dalla chiesa, senza accorgersi di ciò che stava accedendo alle spalle.
Ripetiamo: cose che possono capitare ma, come dicevamo all’inizio, forse sarebbe meglio fare un pizzico in più di attenzione “all’essenziale”, piuttosto che a tutto il contorno. Che di per sé è importante sì, ma non sempre necessarissimo.