Ieri mattina ha preso il via la 38ma Marcia Francescana, un cammino spirituale che dura 10 giorni aperto ai giovani d’Italia e d’Europa (che giungono a migliaia ogni anno) che hanno il desiderio di approfondire la propria vita interiore attraverso un’esperienza fatta di condivisione, sacrificio e introspezione. Il cammino si conclude giorno 2 agosto con l’approdo ad Assisi, città che ha dato i natali a San Francesco. Il percorso va affrontato necessariamente a piedi e prevede diverse tappe in località differenti d’Italia. Il periodo dell’anno scelto non è causale: i 10 giorni di cammino, infatti, sono appositamente scelti tra luglio ed agosto affinché culminino il 2 agosto, giorno della Festa del Perdono, ricorrenza fortemente voluta ed istituita proprio da San Francesco nel 1216.
Marcia Francescana, frà Martelli: “I giovani vengono profondamente cambiati dal cammino”
Tra i tanti partecipanti della Marcia Francescana non poteva mancare frà Martelli, responsabile della pastorale giovanile dei Frati minori della Toscana. Il frate è partito con un gruppo di 100 ragazzi da Cortona e porterà i giovani in cima al monte Averna, luogo dalla valenza simbolica inestimabile dato che si tratta del posto in cui il Santo di Assisi ha ricevuto le stimmate. A chiedere il suo parere sul valore spirituale della marcia ci ha pensato ‘Radio Vaticana‘ poco prima della partenza, una domanda a cui il frate ha risposto sottolineando come la fatica porta alla scoperta del senso di sacrificio e questo a sua volta conduce i giovani ad abbandonare le proprie maschere: “I giovani arrivano in un modo ma lasciano Assisi profondamente cambiati. L’esperienza del cammino e l’esperienza della fatica, porta a far crollare loro tante maschere e tutti hanno bisogno di essere accompagnati, ascoltati e soprattutto perdonati per tutti i pesi che si portano nella loro vita”. La sua affermazione non è semplice frutto della fede e della propria esperienza, ma risultato di anni di partecipazione e di osservazione, infatti per concludere dice: “Nel corso degli anni l’esperienza della Marcia francescana ha portato questi giovani a maturare valori importanti come la sobrietà, l’accoglienza, la fraternità e l’incontro con l’altro”.
Luca Scapatello