Pasqua di sangue nello Sri Lanka.
Colpite tre chiese e tre Alberghi a Colombo e Negombo
ore 8.45 locali: ancora un attacco vigliacco in un giornata di festa. A farne le spese due città dello Sri Lanka.
La capitale Colombo, Batticaloa e Negombo, città ad est e a nord del Paese, si sono risvegliate nel sangue. In questa giornata di Pasqua dove anche molti stranieri si accingevano a vivere la festa ben sette esplosioni hanno cambiato il destino di centinaia di persone.
I primi rapporti sulla strage
Secondo i primi rapporti almeno due degli attentati sarebbero stati portati da altrettanti Kamikaze. A Colombo sono stati colpiti il Santuario di Sant’Antonio e ben tre Alberghi lo Shangri-La, il Kingsbury Hotel e il Cinnamon Grand molto frequentati da turisti. Le altre esplosioni nella chiesa di San Sebastiano a Negombo dove è molto elevata la presenza di cattolici. La terza chiesa colpita a Batticaloa. Una settima esplosione sempre nei pressi di Colombo non avrebbe procurato danni e vittime.
I sospetti
Pujuth Jayasundara, comandante della polizia, dieci giorni aveva comunicato i risultati di alcune indagini dei servizi di intelligence. Il sospetto di attentati era molto forte l’allarme lanciato parlava proprio di un pericolo di attacchi kamikaze contro “chiese importanti”.
Immediata la reazione del governo che per bocca del premier Wickremesinghe, ha dichiarato in un tweet:”Condanno fermamente gli attacchi vigliacchi contro la nostra gente. Invito tutti i cittadini dello Sri Lanka in questo tragico momento a rimanere uniti e forti. Il governo sta prendendo provvedimenti immediati per contenere questa situazione”.
La situazione delle vittime
Secondo le notizie che sono arrivate le vittime accertate sarebbero oltre 150. 35 di queste sono stranieri. La Farnesina sta indagando sull’eventuale presenza di cittadini italiani. Altissimo anche il numero di feriti, oltre 400 molti di questi sono purtroppo in gravi condizioni. Al momento non sono ancora giunte rivendicazioni.
Cristiano Sabatini
Fonte: Ansa – Sky tg 24