Quante volte abbiamo paura di dirci cristiani solo perché temiamo il giudizio altrui? Don Alberto Ravagnani risponde in modo esaustivo
Don Alberto Ravagnani, giovane sacerdote e youtuber, aiuta soprattutto i più piccoli, a non aver paure “di dire che si frequenta la chiesa” e ad esser dei cristiani orgogliosi. E lo fa a modo suo, attraverso semplici consigli per vivere la fede, anche quando si è in età scolare.
I giovani e la fede: perché aver paura di dirsi credenti?
Tante volte, specialmente i più giovani, hanno paura di affermare di andare in chiesa o, peggio, di dire che partecipano a Messa e frequentano un gruppo parrocchiale. Ma perché bisogna vergognarsi di Cristo? In fondo, dovrebbero essere gli altri a sentirsi “in difetto” nel non frequentare la parrocchia o, peggio, nel non voler pregare anche davanti agli altri, per paura di esser giudicati.
Don Alberto Ravagnani risponde alla domanda di un 13enne: “Può capitare di essere presi in giro perché credenti, soprattutto a scuola. Certo, non è per niente bello…ma cosa fare?”. In una società dove il cristianesimo viene visto come qualcosa “da bullizzare” e, di conseguenza, anche chi frequenta, il sacerdote non si perde d’animo e cerca di dare utili consigli su come comportarsi davanti a chi “ti denigra per il tuo credo”.
Don Alberto: “Hai tre possibilità per esser cristiano”
“Come puoi vivere e testimoniare la tua fede in mezzo a gente che non crede o crede poco. Se non vuoi essere preso in giro, hai tre possibilità: puoi dire di non essere cristiano e iniziare a comportarti come loro […] O invece, sceglie di essere cristiano fino in fondo, al punto che nessuno potrà più darti dello sfigato” – spiega don Alberto.
La terza strada è la più difficile, di certo, ma è anche e soprattutto la più efficace e la più bella. Ma come si può esser convinti di ciò? “Partiamo che prima noi dobbiamo capire che esser credenti non è da sfigati, perché chi crede ha qualcosa in più rispetto a chi non crede, ovvero la fede. La fede non è un’altra cosa rispetto alla vita. La fede è un certo modo di guardarla e di starci dentro” – continua il giovane sacerdote.
“La nostra fede nasce da fatti concreti”
“Ma il primo che deve convincersi di questo sei tu […] Quello che hai da portare davanti agli altri, specie quando ti mettono in difficoltà, è la tua esperienza di vita cristiana […] La nostra fede nasce da fatti concreti. Per credere in Dio, devi prima credere alla tua esperienza di Dio” – dice don Alberto.
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Una spiegazione molto semplice, con un linguaggio quanto più vicino ai giovani. Nel video che vi proponiamo, don Alberto dà 4 suoi suggerimenti che, in realtà, non sono solo per i più giovani, ma possono esse utili anche per chi è più adulto e “un po’ arrugginito” in materia di fede.
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ROSALIA GIGLIANO