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Preghiere

Sei un peccatore incallito? Dio ti perdona, se lo vuoi

 

Dio perdona sempre

Anche se dovessi essere un peccatore incallito, Dio attende che gli chieda di accoglierti di nuovo.
“Se avessi mai commesso il peggiore dei crimini, per sempre manterrei la stessa fiducia, poiché io so che questa moltitudine di offese non è che goccia d’acqua in un braciere ardente. Oh, se potessi avere un cuore ardente d’amore che resti il mio sostegno, non m’abbandoni mai, che ami tutto in me, persino la mia debolezza, e non mi lasci mai, né il giorno né la notte”.

Sono le parole di una Santa, Teresa di Lisieux, una monaca Carmelitana che esprimeva la sua immensa fiducia in Dio, nella sua comprensione, nel suo perdono.
Dio è capace di perdonare le nostre colpe, anche quando siamo noi stessi a non saperle dimenticare, perché lui, che ci ha creati, ci conosce nell’intimo e non vuole perderci per nulla al mondo, nemmeno per il peccato più amaro.

Ciò che ci chiede è solo un atto di fede, nella sua misericordia infinita, che sa e può cancellare ogni nostro tradimento.
Quando con fede chiediamo il perdono a Dio e ci abbandoniamo alla sua generosa compassione, siamo anche in grado di sentire il cambiamento, che avviene nel nostro cuore, guarito e rinfrancato dall’angoscia, che abbiamo creato peccando.

Nessun peccatore, che si sia rimesso nelle mani di Dio, è stato mai respinto.
Pensiamo al ladrone, crocifisso col Cristo; a San Pietro, che lo rinnegò più volte; a San paolo, che, prima di conoscerlo, aveva addirittura ucciso.
Ognuno di noi è figlio di Dio e, come tale, viene da lui considerato.

Abbiano, dunque, bisogno solo di pregare, per non abbatterci e per ricordarci che Dio ci attende, come il padre fece col figlio prodigo.
Diceva ancora Santa Teresa di Lisieux: “Tu non hai trovato creatura senza macchia, dettasti la Tua legge tra i fulmini del cielo e nel Tuo sacro cuore, Gesù, mi nascondo, non tremo perché sei la sola mia virtù”.

Preghiera del peccatore incallito

Signore, tu conosci le mie fragilità e le mie debolezze. Sai meglio di me quali sono le cattive inclinazioni, le passioni, l’egoismo e l’orgoglio che offuscano la mia anima e mi impediscono di accoglierti con purezza.
Signore, fammi la grazia di conoscermi, di accettarmi e di non scoraggiarmi quando cado nella trappola mortale del peccato.
Dammi la forza per riprendere il cammino per l’ennesima volta, avendo pienamente fiducia nella tua misericordia di vero Padre che “non vuole la morte del peccatore, ma che si converta e viva”.

Tu hai sempre pietà di noi, perché sai che siamo stati plasmati dalla polvere.
Fammi realmente conoscere le tue vie, in modo che la mia vita ti sia gradita.
Ti offro tutta la mia fragilità e la depongo ai tuoi piedi.
Donami la capacità di amare Te al di sopra di tutto e di tutti.
In questo modo, con il tuo aiuto, potrò amare anche me stesso e il prossimo. Amen.

Antonella Sanicanti

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