Il Santo Natale si avvicina e questa ricetta, una vera e propria delizia campana, non può mancare sulle tavole nei giorni della festa. È considerato un vero e proprio dono regale per il Bambino Gesù.
Il colore del miele richiama la Sua regalità e il valore del dono che ognuno porta in tavola per Gesù Bambino.
Il dolce povero per Gesù Bambino
Può una ricetta affiancarsi ad un momento particolare dell’anno liturgico? Il Natale è uno di questi. In ogni parte d’Italia, il 25 dicembre a tavola, si portano piatti caratteristici con i quali si festeggia insieme a parenti ed amici. Molti dolci sono abbinati ai Santi, ma poche sono invece le ricette che si abbinano direttamente a Nostro Signore Gesù Cristo.
Dalla Campania, proprio il 25 dicembre, si pensa a Gesù Bambino.
C’è un dolce che, secondo la tradizione, è il dono dei poveri e dei semplici per il Bambino che è nato. Un dolce dall’intenso color oro, buono, gustoso e soprattutto “piccolo” e regale, come è il piccolo Gesù che è appena nato: gli struffoli.
Dalla Magna Grecia ai Romani: già si conoscevano gli struffoli?
Una delizia che ha delle origini molto antiche, tanto che sembra non sia stata inventata a Napoli. Alcuni sostengono, senza poterlo dimostrare, che siano stati portati dai greci già ai tempi della Magna Grecia.
Un’altra ipotesi sull’origine degli struffoli vuole che siano di derivazione spagnola. Esiste infatti, nella cucina andalusa, un dolce estremamente simile agli struffoli, che differisce dal dolce napoletano solo per la forma delle palline di pasta, che sono più allungate. La parentela tra struffoli e il dolce spagnolo potrebbe risalire al lunghissimo periodo di vicereame spagnolo a Napoli.
La certezza è che già gli antichi Romani preparassero i “globos”, e che le prime ricette scritte, nel periodo rinascimentale-barocco, si riferiscono a una provenienza romana
Struffoli: la ricetta
Piccole palline ricoperte di miele e zuccherini colorati: il segno dell’oro e della festa. Un dolce che non può mancare sulla tavola di ogni buon campano. In altre zone d’Italia, li si prepara a Carnevale, come dolce colorato, ma in Campania no.
Sono loro i re della tavola, come la pastiera a Pasqua. Quale migliore occasione per prepararli? Vediamo insieme quali ingredienti ci occorrono:
- Rum 30 ml
- Uova 3
- Burro 90 g
- Buccia grattugiata di un limone
- Farina 00 450 g
- Sale
- Zucchero 3 cucchiai
Per il condimento
- Zuccherini colorati
- Frutta candita
- Miele d’acacia 300 ml
Per friggerli
Olio di semi di arachidi 1 litro
Iniziamo con il creare, sul nostro piano di lavoro, la classica fontana di farina. Aggiungiamo al centro di essa, il sale e le uova, insieme anche allo zucchero e al burro tagliato a pezzetti e iniziamo a mescolare. Uniamoci anche, la scorza di limone grattata e il rum e continuiamo ad impastare con le mani.
Impastiamo fino ad ottenere un panetto che copriremo con la pellicola e metteremo in frigo a riposare per 1 ora. Trascorso il tempo di riposo, riprendiamo il panetto dal frigo e iniziamo a prelevarne una parte e a stenderlo, a creare un cilindro. Facciamo così con altre parti del nostro impasto.
LEGGI ANCHE: Natale: il Panettone e la sua origine molto vicina al Papa
Tagliamo in tanti pezzetti questi cilindri (pezzetti, più o meno, grandi 1cm ciascuno).
A parte, mettiamo a scaldare una padella con abbondante olio di semi per friggere e, quando avrà raggiunto la temperatura desiderata, a poco a poco, friggiamo i nostri struffoli. Quando saranno cotti, scoliamoli su carta paglia.
In un’altra padella mettiamo a scaldare il miele mentre, nel frattempo, porremo in un piatto da portata i nostri struffoli. Quando il miele sarà sciolto e non troppo caldo, versiamolo a pioggia sugli struffoli, facendo loro assumere un caratteristico colore giallo oro.
Decoriamoli, infine, con degli zuccherini colorati.
LEGGI ANCHE: Dall’antica Roma, le origini del dolce tipico del Natale: il pandoro