A Verona ogni Quaresima viene realizzato un dolce dal carattere particolarmente evocativo prodotto dell’arte pasticcera scaligera e diventato tradizionale della città.
Nel vasto panorama delle pietanze e dei prodotti alimentari che esistono nel nostro Paese e non solo con precisi riferimenti al tempo quaresimale e alla Pasqua ce n’è uno molto interessante e dal chiaro significato simbolico.
Si tratta delle Brasadele veronesi, chiamate anche brassadele o intagliate. Sono realizzare a Verona e nello specifico dal panificio De Rossi, in Corso Borsari.
Passeggiando per il centro nel periodo che va dal Mercoledì delle Ceneri fino a Pasqua ci si imbatte nelle vetrine di questo panificio/pasticceria che espone cataste di brasadele disposte una sull’altra pronte per essere acquistate.
Sono dolcetti composti da una pasta leggerissima e friabile e vengono realizzati in due versioni, semplice e con una copertura al cioccolato.
Le brasadele : ricche di fascino nella forma e nella consistenza
La loro particolarità sta tutta nella forma e nel significato simbolico che vogliono evocare. Rappresentano infatti una corona di spine con il chiaro riferimento a quella messa sul capo di Gesù durante le ore della Passione.
La dolcezza infatti è appena accennata, anche nella variante al cioccolato il risultato è di un dolce dall’aroma tenue e soprattutto molto leggero, con una pasta un po’ croccante e friabilissima.
Un dolcetto che esprime pienamente lo stile della Quaresima e porta piacevolezza senza appesantire: l’aspetto materiale sembra voler rispecchiare uno stato interiore.
Un prodotto sapientemente elaborato
La brasadela prende il suo nome dal termine broà che in dialetto veronese indica una doppia cottura.
Infatti, l’impasto a cui viene data questa forma a corona viene prima bollito in acqua fino al momento in cui le brasadele salgono a galla da sole e poi successivamente c’è la cottura in forno.
Attraverso questi passaggi viene conferita a questi dolcetti l’incredibile croccantezza esterna e la grande friabilità interna.
Gli ingredienti sono pochi: occorrono soltanto farina, poco burro e poco zucchero, proprio per creare quell’effetto di leggerezza che esprime lo spirito del periodo.
Per ottenere la giusta consistenza ed elasticità la lavorazione dell’impasto è prolungata e poi si snoda in varie fasi successive che i pasticceri veronesi eseguono con esperta manualità.
Il lavoro di intagliatura per ricavare quelle che rappresentano le spine della corona richiede molta pazienza con una tecnica di precisione e solo dopo una lunga fase di riposo si arriva alla cottura finale.
L’artigianalità del prodotto si unisce alla storia e alla tradizione per un risultato apprezzato da residenti e turisti.
Una specialità attraverso cui, che sia un intento voluto o portato avanti per consuetudine, il rimando è a Gesù e colpisce l’attenzione di tutti, credenti e non.
La ricetta delle brasadele veronesi
Anche se con un effetto sicruamente diverso da quelle realizzate dal panificio De Rossi, è possibile provare a realizzare in casa questi dolcetti.
INGREDIENTI (per circa 10 pezzi)
- 500 g di farina 0
- 5 uova intere
- 100 g di burro
- 100 g di zucchero semolato
- Scorza di 1 limone
- ½ bicchiere di grappa o liquore dolce
PREPARAZIONE
Si procede a lavorare insieme tutti gli ingredienti creando così un impasto liscio ed omogeneo.
Suddividere poi in parti tutte dello stesso peso e realizzare dei filoncini a cui dare la forma di ciambellina chiudendo le estremità.
Passare quindi alla fase della bollitura in abbondante acqua salata. Poi appena salgono a galla prelevarle con una schiumarola e trasferirle in una teglia rivestita di carta da forno.
Lasciarle riposare per circa 12 ore o tutta una notte nel forno spento. Il giorno dopo con delle forbici appositamente usate per il cibo praticare dei piccoli intagli sulla superficie delle ciambelline per rappresentare le spine della corona.
Infine cuocere in forno preriscaldato statico a 180° per circa 20 minuti. Durante la cottura si gonfieranno e gli intagli si apriranno.