Può la preghiera indurci al sonno? A chi non è capitato, almeno una volta, di non riuscire proprio a pregare, perché la stanchezza prende il sopravvento.
Certo, la preghiera è estremamente importante, ma può capitare a tutti, un episodio del genere, ma un amatissimo santo ci rassicura al riguardo.
Cerchiamo di capire meglio perché, anche il Santo Padre ha fatto una piccola confidenza in merito a questo.
Il sonno e la preghiera: cose che non conciliano?
La domanda è lecita: pregare può farci addormentare? In sostanza no, perché come abbiamo più volte detto, la preghiera è come una sorta di respiro per ogni cristiano. È il nostro dialogo con noi, ogni giorno, al mattino quando ci svegliamo, durante il giorno e anche e soprattutto la sera, quando lo ringraziamo per il giorno e per tutto ciò che ci ha donato.
Ma è proprio la sera il momento cruciale: a chi non è mai capitato di addormentarsi e cedere al sonno proprio mentre si sta pregando la sera? Ecco: quando succede, sentiamo dentro di noi un vero e proprio senso di colpa, come se stessimo parlando con una persona e, di colpo…ci addormentiamo! Il sonno ha preso il sopravvento.
Non è un vero e proprio peccato (i veri peccati, soprattutto quelli gravi, sono ben altri) ma di “senso di colpa” che questa esperienza può generare in noi. Da qui ne scaturisce un’altra di domanda: è giusto sentirci in colpa? Ma soprattutto, perché ci succede?
E’ capitato anche al Papa
Stiamo tranquilli, perché è una situazione molto comune. Pensiamo che persino a Papa Francesco è capitato, qualche volta, di addormentarsi mentre stava pregando: “Quando vado a pregare alcune volte mi addormento. Lo faceva anche Santa Teresina del Bambin Gesù. Lei diceva che al Signore piace quando uno si addormenta” – confidò in un’intervista.
Qualcuno potrebbe scandalizzarsi in merito, perché si pensa che, quando uno prega, non deve mai addormentarsi, quasi fosse una mancanza di rispetto nei confronti di Dio. D’altro canto, anche i sacerdoti ci spiegano che può succedere di addormentarci mentre preghiamo: “La preghiera porta un senso di pace interiore ed esteriore, un senso di calma. E tutto ciò può portarci al sonno. Non sentiamoci in peccato o in colpa se, per caso, ci succede” – spiegano.
Ecco cosa diceva Padre Pio
Dio conosce ognuno di noi e sa anche quando siamo stanchi. Diceva Padre Pio che è “meglio addormentarsi con il Rosario in mano, che non saper dire nemmeno una preghiera”. Certo, non deve diventare un’abitudine quella di farsi prendere dal sonno mentre si prega la sera e pensare: “Dio sa…pregherò meglio domani sera, quando sarò meno stanco”.
Questo no, però non dobbiamo neanche rischiare di incappare nella situazione di ridurci a pregare solo ed esclusivamente la sera, quasi come a dire di non aver avuto tempo di pregare durante il giorno. Della preghiera ne abbiamo sempre bisogno in ogni momento della giornata. La sera, un po’ a tutti, sembra il momento più congeniale, quello di maggiore calma e tranquillità, durante il quale riusciamo a pregare.
Anche la Liturgia ci viene incontro, con la preghiera serale della “Compieta”, ma questo non vuol dire che la preghiera, il nostro dialogo con Dio debba ridursi solo la sera. È ovvio che poi il sonno e la stanchezza abbiano la meglio.
Il perenne ascolto di Dio
Dio ci ascolta sempre, ci ascolta meglio quando siamo svegli e preghiamo bene, ma…se ci capita di addormentarci Lui non ci ascolta più? E si addormentasse Lui? Se non vogliamo incappare in questo spiacevole inconveniente, scegliamo allora un momento favorevole per pregare. Ricordiamo che Dio ci accoglie sempre e comunque.