Una storia bella che ci fa capire come, ancora una volta, siano i bambini a salvare il mondo. Così accade in un comune in provincia di Belluno, dove i piccoli sono i protagonisti.
Ecco allora il perché di tanto successo per questo cartello stradale originale soprattutto per il messaggio che lancia.
Cartello stradale speciale: ecco cosa c’è scritto
il cartello in questione ha uno scopo ben preciso, ovvero quello di far comprendere come i bambini sappiano ancora giocare anche per strada, con i buoni e vecchi palloni, e non solo essere attaccati ad oggetti tecnologici di varia natura.
Questo è ciò che accade nel Comune di San Gregorio delle Alpi, in provincia di Belluno. Un post, apparso di una pagina Facebook, ha totalizzato tantissimi like ed altrettanti commenti e condivisioni, tanto da raggiungere anche persone in Svizzera e Francia.
Un cartello semplice colorato ma con una particolare messaggio. Era stato preparato dai bambini della scuola primaria del Comune nel 2021 e oggi è ancora lì, e ci starà a lungo.
La frase che i piccoli, con l’aiuto delle loro maestre, hanno scritto è: “Attenzione rallentare in questo paese i bambini giocano ancora per strada”. Attenzione sì, ma anche una sorta di invito – avvertimento che lì, i bambini, ci sono e giocano ancora come si faceva ai vecchi tempi, per strada e non chiusi in casa, davanti ai videogiochi, a un cellulare o a un PC.
Ma non è il solo cartello. Come spiega il primo cittadino di San Gregorio in Alpi, ne sono stati posizionati altri 5 in corrispondenza delle principali strade di ingresso del Comune: “Tutto è iniziato nove anni fa con l’attivazione del doposcuola per andare incontro alle necessità delle famiglie e per fare socializzare i bambini anziché lasciarli a casa soli” – spiega il sindaco Vieceli, dalle pagine del Corriere del Veneto.
“Rallentare”: i bambini giovano all’aperto
L’idea, sia dell’amministrazione comunale che della scuola stessa è stata quella di portare a capire che, ormai, ovunque vi sono i divieti per i bambini, quasi come se non possano giocare più all’aperto. Non ci sono però (cosa assurda) divieti, ad esempio, per non farli stare troppo tempo con gli smartphone e vari oggetti tecnologici.
Quest’amministrazione comunale, ha fatto il contrario: dare loro la possibilità di giocare all’aria aperta. Qui, in un paese di montagna, dove l’aria è ancora pura e non è del tutto incontaminata dallo smog e dal caos della città, è bello vedere i bambini che giovano, si rincorrono liberi per le strade. Certo, con la dovuta prudenza, ma senza più limiti al loro gioco in parchi pubblici.
“Per fortuna, i nostri ragazzi non rimangono solo legati allo smartphone ma passano tempo all’aria aperta” – conclude il sindaco. Un’iniziativa che, anche altri sindaci, dovrebbero prendere a modello.