“La lucerna del corpo è l’occhio; se dunque il tuo occhio è chiaro, tutto il tuo corpo sarà nella luce; ma se il tuo occhio è malato, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra!”, dice un passo del Vangelo di Matteo, quasi a significare che “l’occhio è lo specchio dell’anima” e a suggellare una netta connessione tra questa e il corpo stesso.
Il libro “Saber amar con el cuerpo” di Mikel Gotzon Santamaría vuole spiegare proprio questa indissolubilità e parlare agli adulti che, a loro volta, avranno il compito di parlarne ai più giovani.
Il libro comincia col dire che la persona non è solo materia, né un’anima intrappolata nella carne. Corpo e anima formano un tutt’uno, senza uno dei due elementi la persona non esisterebbe.
Il corpo è anche il mezzo per esprimere l’anima. Così, le emozioni tristi o allegre dell’anima sono espresse dai gesti del corpo, dalle lacrime come dagli abbracci, ad esempio.
La stessa cosa dovrebbe accadere quando una persona si dedica ad un’altra, nel matrimonio.
Così, infatti, è spiegato il rapporto sessuale tra coniugi, quando “il corpo dimostra corporalmente ciò che è accaduto alle anime sull’altare, di fronte al sacerdote e ai testimoni (non prima).”.
Ne consegue che non si può offrire il corpo, senza offrire anche l’anima e che non è assolutamente lecito farlo.
Gli adolescenti, che non ne hanno consapevolezza (come tanti adulti del resto), dovrebbero, in questo, essere istruiti dagli adulti responsabili, poiché: “Offrire il corpo senza aver offerto l’anima è una bugia, perché il corpo dice qualcosa che in realtà non è accaduto. Per questo non si ammettono i rapporti extraconiugali, perché non compiono la funzione naturale che Dio ha attribuito all’atto sessuale.”.
E l’autore spiega, con gli stessi termini, anche l’eccitazione sessuale, che viene ritenuta opportuna quando è “ordinata”, ossia diretta alla donazione totale all’altro, secondo i parametri su citati. L’eccitazione sessuale, invece, che dura il tempo dell’incontro di una notte, non è “ordinata”, ma solo una ricerca del piacere personale.
Mai, del resto, bisogna dimenticare, in questo discorso, la predisposizione (da “ordinare”), prevalentemente maschile, che riesce ad avere un rapporto sessuale, senza che sia necessario provare affetto per la donna che sta considerando.
Proprio per non cadere in atteggiamenti troppo machisti, ogni uomo dovrebbe essere educato a sapere che solitamente la donna, punta all’affettività, legata anche agli atti sessuali, e, quando si concede fisicamente, tende a pensare di essere amata.
Questo concetto, da sviscerare fino a discernimento avvenuto, è un nodo cruciali del rapporto tra i sessi e per le implicazioni corpo/anima a cui l’autore fa riferimento, ma che, senz’altro, dovrebbero essere chiare ad ogni cristiano.