Cosa è la preghiera? È difficile pregare! Che bisogno c’è? Sono alcuni dei dubbi che spesso si ascoltano da parte dei fedeli e non solo.
A volte anche per le persone di fede l’esperienza della preghiera è difficile da vivere. Non so pregare, non ho tempo, pregare è recitare formulette a memoria…non fa per me, perché raccontare di me a Dio se lui già sa tutto, mi annoia. Ma è proprio così?
Sì, a volte la vita ci sballotta qua e là. Ma è anche vero che chi sceglie di essere credente ha la responsabilità di alimentare il suo rapporto con Dio. Come si fa?
Porto sicuro nel naufragio
Vivere a volte sembra come navigare un mare in tempesta. A chi non è capitato di sentirsi come naufragare, sommerso dalle ansie di ogni giorno? O dai grandi e piccoli problemi personali e familiari? Qui viene in aiuto la preghiera. Sì, perché essa è àncora sicura a chi sta in pericolo di naufragare, è un tesoro immenso di ricchezze per chi è povero, è una medicina efficacissima per chi è infermo.
Dio vuole darci tutto, ma per sua misteriosa scelta ha deciso di darci solo ciò che gli chiediamo, se è per il nostro bene. Ecco, la preghiera è l’incontro tra la nostra mano bisognosa, tesa verso quelle misericordiose del Padre che desidera solo la nostra felicità. La preghiera rende amici di Dio, è dialogo interiore con Lui, sorgente di fortezza e di creatività. Pregare deve essere un conversare continuo con Dio. Non una preghiera fatta di timore, di vergogna, di spavento, o peggio ancora se fatta con tristezza o amarezza.
Pregare è trattenersi con amore, confidenza e familiarità con Dio. Pensiamo a un dialogo tra amici, anzi con l’amico più caro. Per essere familiare la preghiera deve essere frequente e intensa. Conversare con Dio non può essere frettoloso o marginale in una giornata. Almeno inizio e fine giornata devono essere consacrati a questo.
Una passione che cresce sempre più
Tante delle preghiere diffuse nella pietà popolare sono bibliche o di ispirazione biblica: il Padre nostro, il Magnificat, il Benedictus, i Salmi, e tante altre. Quindi imparando a pregare in realtà si familiarizza con la Sacra Scrittura. Vi capita mai di stare con gli amici e il tempo vola? Più sono cari questi amici più cose si desidera condividere con loro!
Così accade col Signore. La passione per la preghiera è dinamica, graduale. Si inizia pregando in privato, poi nasce spontaneo il desiderio di partecipare alla forma più alta di preghiera l’Eucarestia, e poi si spera che la Messa non finisca perché: “è bello per noi stare qui!” (Lc 9,33). Che fare? Ci si può trattenere cuore a cuore nell’Adorazione.
Pregare è come respirare, è un’esigenza vitale, naturale, non c’è bisogno che nessuno ci insegni a respirare siamo già abilitati per questo. Occorre imparare a fare di ogni attimo della nostra vita una preghiera, un costante pensiero rivolto a Dio. Signore che devo fare? Questo o quello? Dal grazie per il dono del nuovo giorno al grazie per la giornata vissuta, tutto è preghiera. E quando chiudiamo gli occhi per addormentarci? Sia il battito del nostro cuore a continuare a dare il ritmo della lode al Dio Amore.