La Festa del Perdono di Assisi è un appuntamento importante in tutto il mondo, non solo di riconciliazione per ciascuno di noi, ma anche di preghiera per poter ottenere la preziosa indulgenza.
Un appuntamento molto importante per Assisi e non solo e, come ogni anno, è ricca di occasioni di preghiera. La città di Assisi è pronta ad accogliere i fedeli in occasione di una delle più importanti ricorrenze del mondo francescano.
L’1 e il 2 agosto, Assisi è pronta per la Festa del Perdono. I pellegrini che attraverseranno la porta della Porziuncola, potranno riconciliarsi con Dio Padre attraverso l’Indulgenza, che potranno ricevere secondo le regole dettate dalla Santa Sede per l’occasione.
Il Perdono di Assisi: come ottenere l’indulgenza
Un’indulgenza che, ricordiamo, in tutte le basiliche francescane, è sempre perpetua ma assume un carattere ed un aspetto di maggiore solennità proprio in queste giornate così intense per la stessa spiritualità francescana.
Si inizia oggi, 1 agosto, con la Celebrazione Eucaristica alle 7. Alle ore 11 la Messa dell “Apertura del Perdono”, definita così perché dalle ore 12 del 1° agosto, fino alle ore 24 di giorno 2 agosto, sarà possibile lucrare l’indulgenza.
Alle 19, i Primi Vespri saranno presieduti da monsignor Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e Foligno. Farà seguito l’offerta dell’incenso da parte del sindaco di Assisi e, poi, la Veglia di preghiera serale alle ore 21.15.
Il 2 agosto, poi, saranno tante le celebrazioni eucaristiche, fra le quali quella solenne delle ore 11.30 che sarà presieduta dal Vescovo della diocesi di Alghero, Monsignor Mauro Maria Morfino.
Le condizioni richieste
Elemento importante della giornata del Perdono di Assisi è, come dicevamo, l’Indulgenza Plenaria ed il sacramento della Confessione.
L’indulgenza, secondo quanto stabilito dalla Santa Sede, ricordiamo, può essere ottenuta per se stessi e per i propri defunti attraverso alcune pratiche:
- La Confessione;
- La partecipazione alla Santa Messa;
- L’aver ricevuto l’Eucarestia;
- Rinnovando la propria professione di fede, attraverso la recita del Credo e del Padre Nostro;
- Pregare secondo le intenzioni del Sommo Pontefice
Nella notte fra il 1 e il 2 agosto, notte così particolare per il Santo Frate di Assisi, lui stesso fece una particolare richiesta al Signore che gli era apparso: quella che tutti potessero entrare in Paradiso. E, ancora oggi, dopo più di 800 anni, si torna in quegli stessi luoghi per chiedere perdono, stavolta, per noi stessi, perdono e riconciliazione con Dio per i nostri peccati.
Un momento di forte fede e di grande spiritualità per tutti coloro che saranno ad Assisi o che, con il cuore, attraverseranno la “Porta del Perdono”.