Sventato un attentato terroristico a Bergamo: è stato arrestato un giovane che pianificava di attaccare una chiesa del centro città.
Il terrorismo islamico si affaccia anche nel nostro Paese: nella mattina di ieri 4 ottobre è stato sventato un attentato ad una chiesa di Bergamo, pianificato da un ragazzo di origini marocchine.
Le attività dell’intelligence hanno fatto sì che non venisse messo a punto il folle piano di un ragazzo di 22 anni che stava progettando di attaccare una chiesa nel centro della città lombarda.
È stato arrestato prima che potesse mettere in pratica il progetto criminale e le accuse sono pesantissime. Il giovane è accusato di “apologia del terrorismo e attività di proselitismo sul web“.
Agiva in nome dell’Islam inneggiando allo Stato islamico e sui social postava foto in cui imbracciava armi. Ma c’è di più: aveva in mente di porre in atto un attentato ai danni della chiesa di Sant’Alessandro a Bergamo.
Attentato terroristico scampato a Bergamo: il progetto dell’assalto ad una chiesa
La sua intenzione era di colpire una chiesa cattolica per “punire gli infedeli“. Queste parole rientrano tra quelle delle intercettazioni che hanno incastrato il ragazzo.
Gli agenti della Digos di Bergamo e Brescia hanno fatto sopralluoghi ad Alzano Lombardo, dove vive, e perquisito l’abitazione del giovane scoprendo il progetto che avrebbe voluto compiere. Il 22enne, di cui non è stato reso noto il nome, lavora come pizzaziolo in una pizzeria del centro bergamasco.
Voleva colpire in nome della jihad. Nell’ordinanza di custodia cautelare il gip ha scritto che il ragazzo “Ha dimostrato di voler programmare un atto fortemente violento e pericoloso“.
La personalità del giovane si inserisce nel panorama delle posizioni estremamente radicali. La sua attività sui social si concentrava su un’ideologia violenta e apologetica nei confronti dello Stato Islamico e della Jihad Islamica Palestinese.
Si è riscontrato in lui un profondo sentimento antisemita e atteggiamenti pericolosi e indicativi di un’ideologia estremista come l’esaltazione dell’attentato alle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001.
L’intercettazione del piano criminale
La chiesa di sant’Alessandro, obiettivo dell’attentato che il ragazzo avrebbe voluto compiere, dista pochi metri dalla pizzeria in cui lavorava. Come risulta da un’intercettazione che ha svelato il folle progetto, il ragazzo, annoiato, mentre guardava dalla finestra i fedeli uscire dalla chiesa ha pensato di uccidere.
Gli inquirenti hanno riscontrato un giovane che viveva in un’apparente normalità e che se dal do fuori non dava segni delle sue idee estremiste in realtà poi la sua attività sul web mostrava tutto il contrario.
Faceva parte di un network di navigatori del web vicini ad ISKP e sui suoi profili social, da Instagram a Facebook a Tik Tok, era in contatto con le frange più estreme del terrorismo islamico. L’intercettazione che ha svelato il suo piano criminale ha mostrato il suo chiaro intento di passare all’azione.
Avrebbe voluto sacrificarsi come kamikaze e trovava il sostegno di altri estremisti che lo incoraggivano in nome di Dio. Aveva l’obiettivo di accoltellare i cattolici nella chiesa che si ritrovava di fronte. Le indagini sono ancora in corso e proseguiranno per accertare ulteriori dettagli ed eventuali coinvolgimenti di altre persone.