Alcuni personaggi Minacciano Medjugorje..

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Il Cardinale Dziwisz ci avverte di diffidare dai falsi profeti

La collina di Medjugorje è il luogo più ambito da pellegrini e uomini di fede, ma tutti coloro che si recano in questo luogo sono guide spirituali affidabili? Un fenomeno di massa come quello che da trent’anni spinge i fedeli a fare una visita alla Madonna di Medjugorje attira una varietà di persone infinita, alcune delle quali sono spinte da una falsa fede come nel caso dei Cavalieri di Gesù Cristo Ré: da anni ormai, questi sedicenti fedeli fanno la loro visita alla collina nei periodi di maggiore afflusso in cerca di nuovi adepti, distribuendo immaginette sacre, facendo baciare ai pellegrini reliquie sacre (probabilmente false) ed effettuando riti di benedizione insoliti.

Quello che i pellegrini non sanno è che questo ordine di origine polacca, insieme al suo fondatore Don Piotr Natanek è stato scomunicato a divinis dal Cardinale Dziwisz. La motivazione di questa scomunica ci viene fornita dallo stesso Cardinale:

“Come Vescovo della Chiesa di Cracovia ho un senso di responsabilità per la sua unità, così per la verità e la credibilità del Vangelo di Gesù Cristo, sono stato costretto a prendere decisioni cruciali contro un sacerdote dell’Arcidiocesi, don Piotr Natanek e punirlo con la sospensione. Ciò significa che P. Natanek non può esercitare alcuna funzione sacerdotale o esercitare la potestà di governo. La base di questa decisione è prodotta dalla disobbedienza di P. Peter Natanek e dai suoi insegnamenti che sono in contrasto con gli insegnamenti della Chiesa in materia di vedute della regalità di Gesù Cristo. Egli si basa per questi insegnamenti su rivelazioni private e l’insegnamento all’estero ispirato delle dottrine della Chiesa di sette escatologiche. Padre Peter Natanek distorce in questo modo non solo la dottrina consolidata dell’efficacia della salvezza nella Chiesa, ma anche la devozione alla Madre di Dio, degli angeli e dei santi mescolati con nozioni magiche di fede, che porta a ridicolizzare la religione della Chiesa”.

Il Cardinale, dunque, ci tiene ad informare i fedeli che l’insegnamento adottato da Padre Natatek non ha alcun valore, così come i suoi riti e le sue assoluzioni. In seguito aggiunge un monito per tutti coloro che lo aiutano nella sua opera di sacrilega divulgazione: “Le persone che collaborano con il sospeso rev. Piotr Natanek contribuiscono alla divisione della comunità dei credenti. Agendo insieme per distruggere l’unità della Chiesa, commettono un peccato, che hanno l’obbligo di purificare nel sacramento della penitenza. Invece la condizione per ricevere l’assoluzione è quello di rinunciare ad avvallare la divisione nella Chiesa e la volontà di rimediare al male arrecato”.

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