Il piccolo Cece è andato in cielo: il commovente messaggio della mamma

Il piccolo Cesare Zambon, per tutti “Cece” è volato in cielo a causa della sua malattia rara. Era sempre sorridente, la mamma ha dato l’annuncio della morte sui social.

il piccolo cece e la mamma
Il piccolo Cece è volato in cielo a causa della sua malattia rara (Foto Facebook @La storia di Cesare) – lalucedimaria.it

Aveva soltanto 6 anni il piccolo Cesare Zambon, quasi tutti trascorsi a lottare con la neurofibromatosi, una malattia rara scoperta nei primi mesi di vita. Tutti lo chiamavano “Cece” soprattutto la sua mamma che sui social in questi anni ha raccontato la sua storia.

La morte è giunta a portarlo via da questa vita e dall’affetto dei suoi cari. Lo ha annunciato la mamma con un commovente post in cui elogia il coraggio del suo piccolo, manifestato fino alla fine.

Il suo profilo Instagram è seguito da oltre 400 mila followers e sono tantissimi anche coloro che seguono la pagina Facebook dedicata a questo bambino che ha dovuto combattere una dura battaglia.

Cece è volato in cielo: il piccolo con la neurofibromatosi e la sua storia

Circondato dall’amore della sua mamma e del suo papà, della sorella e del fratello, e dell’inseparabile cane Joy, Cece è tornato alla casa del Padre a 6 anni. Era nato nel 2018 e la neurofibromatosi si è presentata dopo poco. A 18 mesi ha perso la vista, ma ha continuato a vedere con gli occhi del cuore.

Cece
Cece, tutta la vita con il sorriso (Foto Facebook @La storia di Cesare) – lalucedimaria.it

Ciò che ha sempre colpito di questo bambino, come hanno notato tanti followers dei suoi profili social, è che non ha mai perso il sorriso. Il coraggio è stato un suo tratto distintivo, come ha sottolineato la mamma nel post in cui annuncia la morte.

Sei andato via da questa vita a cui tu hai dato tanto, senza chiedere niente” scrive Valentina Mastroianni, la mamma che oltre a raccontare passo dopo passo la storia di suo figlio sulle pagine “La storia di Cesare” lo ha fatto anche su un blog e in due libri.

La storia di Cesare e Voleremo sopra la paura esprimono tutto ciò che vive chi si trova ad affrontare malattie sconosciute ai più. Situazioni fuori dagli standard, condizioni che non si conoscono a fondo, ma chi le vive le porta sulla propria pelle con le cicatrici che lasciano.

Il piccolo Cesare e l’amore per il suo cane

Negli ultimi tempi la famiglia, da Conegliano, la loro città, si è trasferita a Genova per permettere le migliori cure all’Ospedale pediatrico Gaslini dove Cesare ha terminato la sua breve vita terrena.

Cece e il suo cane
Cece e il suo amato cane (Foto Facebook @La Ssoria di Cesare) – lalucedimaria.it

Parte della famiglia è anche il tanto amato cane Joy, un labrador nero che è diventato l’inseparabile amico del bambino. Quando il piccolo ha intrapreso le prime cure non potevano tenere cani in casa perché avrebbero potuto essere vettori di malattie dato che lui aveva le difese immunitarie molto basse.

Ma poi, quando la chemioterapia non ha dato più effetti e Cece ha dovuto interromperla i genitori hanno pensato di realizzare il suo sogno di avere un cane che gli facesse compagnia come solo un animale domestico sa fare: un affetto enorme che va oltre le parole.

La promessa della mamma

La mamma di Cece ha voluto fare una promessa al suo bambino, come lei stessa ha rivelato e condiviso con quanti l’hanno seguita e supportata. “Ti ho fatto una promessa: non essere arrabbiata con questa vita. E ce la metterò tutta per far sì che il mio cuore urli solo cose belle in tuo nome. Tu ora vai, finalmente libero! Corri Cece, veloce come la luce, braccia aperte e vai“, con queste parole mamma Valentina ha voluto esprimere i suoi sentimenti.

Cece e i genitori
Cece circondato dall’amore della sua famiglia (Foto Facebook @La storia di Cesare) – lalucedimaria.it

Nel pieno dolore per la perdita del suo piccolo dopo tanta sofferenza vissuta insieme, ma anche tanta gioia, quella di averlo avuto e di aver potuto vivere insieme degli anni ricchi di amore, questa mamma reagisce in modo positivo e con tutta la sua forza promette al suo bambino di non chiudere il suo cuore nella rabbia.

Lo lascia andare sapendolo ormai libero dal dolore, in una condizione di pace e di felicità piena a correre in quella libertà che la malattia gli ha negato prima. E in un post di sole poche settimane fa questa mamma celebrava la vita scrivendo “La vita mi ha donato te e quindi la celebrerò. Semplicemente noi. Un respiro alla volta” con le bellissime foto insieme al piccolo Cece.

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