Giovanni, 10 anni, ha fatto una donazione non comune ai bimbi della sua età. Il suo gesto è un esempio per molti.
Viviamo in un mondo in cui c’è molto bisogno di amore, di fede, di gesti fatti con il cuore. Ci vuole davvero una ventata di purezza e di ritorno ai valori, quelli veri.
Oggigiorno c’è una grande abbondanza di tutto, soprattutto a livello materiale, ma c’è anche tanta necessità di coltivare il proprio essere spirituale e ricordare che al di là dell’ego, c’è anche una parte di mondo che non ha la nostra stessa fortuna, che vive momenti di difficoltà e molto altro ancora.
Fare del bene agli altri non è un qualcosa che serve a soddisfare il nostro io, ma nasce da un luogo di purezza, di voler fare davvero felici gli altri senza avere secondi fini, senza chiedere nulla in cambio. Questa gratuità oggigiorno si sta un po’ perdendo, ovviamente senza voler fare di tutt’erba un fascio.
Ma la vera meraviglia sono i più piccoli, da cui possiamo prendere esempio nei momenti in cui quella sensibilità si va perdendo. Piccoli grandi cuori che insegnano molto anche a noi adulti. Come il piccolo Giovanni, 10 anni, di Padova, che si è reso protagonista di una tenera donazione.
La donazione di Giovanni stupisce e commuove tutti
Quando si fa la Prima Comunione, di solito i bambini chiedono dei doni ai propri cari, che possono essere soldini da mettere da parte, giochi, un cellulare ecc.
Per il piccolo Giovanni, però, come riporta Il Corriere della Sera, le cose sono state ben diverse. Il bambino ha fatto da poco la Prima Comunione, e ha deciso di donare i regali ricevuti per la festa seguita alla celebrazione del sacramento, all’ospedale di Padova, città in cui vive.
«Io sto bene, ho tutto ciò che mi serve. Non ho particolari desideri, voglio aiutare chi è in difficoltà. Chiedo che i soldi che verrebbero utilizzati per i regali, siano invece usati per fare del bene», ha detto il bambino. Andrea, il padre di Giovanni, in un colloquio col Corsera ha spiegato che suo figlio è molto sensibile al tema delle sofferenze altrui e il suo desiderio è di alleviarle.
Così, dopo qualche giorno dalla Prima Comunione, il bimbo, accompagnato dalla sua mamma, Elena, ha fatto un bonifico alle Poste, di 600 euro circa, per il reparto Pediatria dell’ospedale di Padova. La Fondazione Salus Pueri ha ringraziato sentitamente il bimbo, inviandogli una pergamena che il piccolo ha incorniciato e tenuto nella sua stanza.
I suoi genitori hanno detto che il loro bambino è un grande appassionato di sport. «Si arrabbia quando deve arrabbiarsi, usa il linguaggio tipico dei giovani e ha un sacco di altri interessi, come tutti i bambini», dicono i genitori. «Speriamo che questo senso di solidarietà lo accompagni anche nella vita adulta, perché il mondo di oggi ne ha tanto bisogno», hanno chiosato.
Sicuramente è un gesto meraviglioso da parte di un bambino di quell’età, che commuove perché di grande sensibilità e che può essere un esempio per tutti. D’altronde, non c’è un’età per fare del bene, e questa storia ne è la dimostrazione.