Mauro Coruzzi, in arte Platinette, non le risparmia alla comunità LGBT che accusa di vittimismo e critica la proposta di legge contro l’omofobia.
Il conduttore radiofonico, che non si può accusare di bigottismo, parla senza peli sulla lingua sul Ddl Zan.
In un’intervista rilasciata a La Verità, Mauro Coruzzi, ha criticato la legge sull’omofobia, dicendo di non sopportare “il vittimismo, il piagnisteo continuo degli LGBT“.
Per chi non ne fosse al corrente, si tratta della proposta di legge contro l’omofobia, a firma di Zan, Boldrini, Scalfarotto, presentata a tutela delle discriminazioni, per altro già punite ma che in realtà, mina pericolosamente la libertà di pensiero e di espressione. E prevista in calendario in Parlamento il 27 luglio.
Le dichiarazioni di Platinette
“Chiediamoci se vogliamo l’abbattimento dei generi o se ne vogliamo la codifica in più sfumature possibili dell’arcobaleno, che è una putt**ata colossale. In realtà non siamo capaci di rapportarci con gli altri, in quanto individui, ma solo con i gruppi di appartenenza, di corporazioni“.
E ancora: “Mi annoia l’idea di dover limitare ancora una volta l’ironia, il linguaggio non convenzionale. Se dico a una persona ‘sei proprio una finocchia persa’, che cosa c’è che non va? Ci sono famiglie orrende, nuclei familiari imbarazzanti ma perché non si può fare il family day se altri sfilano nel gay pride? E non sopporto il vittimismo, il piagnisteo continuo degli Lgbt”.
La reazione degli LGBT che non risparmiano insulti e offese
Non sono affatto gradite dalle comunità LGBT le parole di Platinette che non si può però di certo accusare di essere omofobo, in quanto è lui il primo a dichiararsi omosessuale. Quindi deve fare ben riflettere sulla verità di come stanno davvero le cose. Ma il noto personaggio, non si limita a criticare la proposta di legge Zan ma infierisce anche sulle questioni riguardanti le unioni civili, la stepchild adoption e la gestazione per altri.
Platinette: unioni civili, stepchild adoption e gestazione per altri
Per Platinette il tema dei diritti civili non è prioritario: “Ho visto molte coppie omosessuali sacrificare il loro universo fatto di differenze quasi ne avessero paura, per una voglia di uniformità, per provare un senso di appartenenza. Io sono per la singolarità, vorrei una legge per l’individuo e non ho alcun interesse a formalizzare una famiglia arcobaleno“
Tornando a parlare di unioni civili, il personaggio pubblico ha commentato: “Nelle coppie dello stesso sesso che si sono sposate, e ne conosco tante, non vedo l’esigenza di diventare genitori. Sembra più un mantra, implacabile, solo delle persone famose e benestanti. Credo che il fallimento delle unioni civili sia dovuto in buona parte al poco interesse che gli omosessuali, più di altri, avvertono per il mantenimento di un contratto scritto. Che bisogno hanno del matrimonio, quando i rapporti omosessuali sono poliamorosi?”.
Sulla gestazione per altri, più comunemente nota come utero in affitto, Coruzzi parla di “una violenza profonda. Ciò che voglio, lo vado a chiedere a una donna pagandola. Orribile”.
Platinette conferma poi dal suo punto di vista l’esistenza di una cosiddetta lobby gay e aggiunge: “Quello che mi fa davvero paura della lobby omosessuale è un Rocco Casalino nel ruolo di suggeritore a colui che recita la parte del presidente del Consiglio. La politica come facciata e dietro il nulla. Non so se il premier Conte si rende conto dell’umiliazione”.