Giornata di festa al Santuario di Pompei
La messa, celebrata da mons. Pena Parra e la supplica alla Madonna di Pompei, la Vergine del Rosario.
“Pompei sia un’oasi di speranza”
Il giorno della supplica
Tantissimi i fedeli provenienti da varie parti del mondo tutti riuniti ieri, a Pompei, in occasione dell’8 maggio, giorno della supplica alla Vergine del Rosario. La celebrazione, all’esterno del santuario, è stata presieduta da mons. Pena Parra, sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato.
Parole concrete quelle pronunciate durante l’omelia da mons. Pena Parra: “Tanti i pellegrini che, ogni anno, arrivano qui al santuario di Pompei. Recitano il rosario alla Madonna, o semplicemente sono seduti davanti al suo quadro, magari chiedendo qualche grazia o solo per pregare Maria. Pompei è la meta del Rosario, un mezzo efficace per mettere in pratica la parola di Dio”.
La devozione di Bartolo Longo e di milioni di fedeli
“Bartolo Longo, fondatore di questo santuario diffuse la devozione al Rosario durante periodi difficili, di calamità. Per lui a preghiera era l’unico strumento sicuro perché la società arrivasse al bene, anche attraverso le opere di carità. Bartolo Longo non è stato in silenzio davanti a nessuna forma di povertà o di emarginazione sociale, testimoniando sempre la carità evangelica, supportato dalla Vergine Maria” – ha detto mons. Pena Parra.
“Oggi Pompei è un’oasi di speranza, non solo per il Mezzogiorno d’Italia che ha molte problematiche, ma anche per i milioni di pellegrini che arrivano qui da tutto il mondo. La Madonna del Rosario è il simbolo dell’amore verso tutti i figli che a Lei accorrono, specialmente quelli più poveri e fragili” – ha concluso il celebrante.
ROSALIA GIGLIANO
Fonte: vaticannews.va