La devozione a San Francesco e a Santa Chiara e tutta la spiritualità francescana sono legati a un particolare luogo, la Porziuncola, ad Assisi.
Qui, nel cuore dell’Umbria, si trova uno dei santuari più belli e, anche, fra i più ricchi della storia del Cristianesimo, di un pezzo di storia che ha completamente e radicalmente cambiato il modo di pensare quanto di percepire il concetto di santità e povertà.
Stiamo parlando della Porziuncola: non solo bella dal punto di vista artistico ma è soprattutto perché al suo interno è possibile entrare a pieno nel cuore del Francescanesimo.
Quando si parla di “chiesa nella chiesa”, questo luogo sacro lo incarna a pieno.
Assisi e la devozione a San Francesco: la Porziuncola
Parlare di Assisi e non congiungerla alla fraternità francescana è alquanto riduttivo. Tutto ciò che è presente in questi luoghi si unisce ai Santi Francesco e Chiara, ai luoghi di preghiera dove il frate poverello si riuniva in preghiera ma, anche, a tutto ciò che, ancora oggi, ruota attorno alla fraternità francescana.
Abbiamo già parlato del santuario de La Verna, dove San Francesco ricevette il dono delle stimmate e dove amava rifugiarsi per pregare nel suo pieno e completo contatto con Dio. Ma, come dicevamo all’inizio, non bisogna dimenticare, però, che il luogo dove è nato tutto è proprio la città di Assisi.
Qui sorge la Basilica di Santa Maria degli Angeli al cui interno è presente la Porziuncola, la piccola cappella in cui si raccoglieva in preghiera Francesco d’Assisi.
Una “chiesa nella chiesa”: è la cappella dove Francesco pregava e si trova proprio all’interno della Basilica. E’ annoverata tra i luoghi francescani più importanti: qui, tra le sue mura, San Francesco comprese infatti la sua vocazione, ma accolse, anche, Santa Chiara e i primi frati. Non in ultimo, sempre in questo luogo, ricevette il cosiddetto “Perdono di Assisi”, facendo in modo che diventasse uno dei luoghi prediletti dal santo.
L’edificazione della Porziuncola viene fatta risalire al IV secolo, e sarebbe opera di alcuni frati eremiti provenienti dalla Palestina. Nel 516 ne avrebbe preso possesso San Benedetto stesso, per i suoi monaci. La Porziuncola è la terza chiesa “riparata” da San Francesco dopo la sua vocazione: mentre egli pregava di fronte al Crocifisso di San Damiano, sentì una voce che diceva: “Va’ e ripara la mia chiesa”.
Questo la portò ad essere, per Francesco, un luogo particolare, dove spesso sostare in preghiera. E fu proprio qui che capì che doveva vivere “secondo il Santo Vangelo”. Proprio dalla Porziuncola Francesco inviò i primi frati ad annunciare la pace e scelse questo luogo come dimora e vi fondò l’Ordine francescano.
La Basilica di Santa Maria degli Angeli
Questa basilica ha visto il suo sorgere già nella seconda metà del 1500 e vede in cima alla facciata la statua della Madonna in bronzo dorato, fusa dalla Fonderia Artistica Ferdinando Marinelli di Firenze.
Ciò che tutti ci chiediamo è: come mai questa basilica è sorta solo secoli dopo la morte del santo frate? Per volere di Papa Pio V, per custodire le cappelle della Porziuncola, del Transito e, anche, del Roseto, ma anche per volontà di accogliere i tanti pellegrini che da ogni luogo si recavano a visitarli, tra il 1569 e il 1679 si decise per l’edificazione della grande Basilica di Santa Maria degli Angeli. Un progetto che, all’inizio, era caratterizzato da una rigorosa semplicità strutturale, conforme proprio all’ideale francescano di povertà.
Diversi sonno stati i terremoti che hanno distrutto e, anche, danneggiato la basilica e la sua struttura nel corso dei secoli e la ristrutturazione definitiva ha visto l’inaugurazione l’8 giugno 1930. In questa data, alla sua sommità, venne collocata un’imponente statua della Vergine in bronzo dorato, opera dello scultore Guglielmo Colasanti.
La cappella del Transito e il Roseto
Non solo la Porziuncola e la Basilica di Santa Maria degli Angeli ma, anche, la cappella del Transito ed il Roseto. All’inizio del presbiterio della Basilica, a destra, si apre la cappella del Transito: qui San Francesco finì di comporre il Cantico delle creature e morì il 3 ottobre 1226.
Alla destra dell’abside invece, si trova il roseto. Un luogo famoso per un avvenimento in particolare: San Francesco, una notte, preso da forti dubbi e dal rimorso del peccato, si rotolò nudo fra le rose piene di spine. Tale roseto, racconta la tradizione, al contatto con il corpo del Santo, perse tutte le spine così da non arrecargli alcun danno. Ancora oggi il roseto fiorisce senza spine.
Orari delle celebrazioni e come raggiungere la Porziuncola
Un luogo sacro che vale la pena di visitare. La Basilica di Santa Maria degli Angeli e la Poziuncola sono aperte:
- Dal lunedì al sabato dalle ore 6.15 alle 12.40, dalle 14.30 alle ore 19.30;
- La domenica dalle ore 6.45 alle 12.50, dalle 14.30 alle ore 19.30
Le Sante Messe, invece, seguono i seguenti orari:
- Dal lunedì al sabato: ore 7, 8.30, 11.00 e 18.00
- La domenica: ore 7:00, 8:30, 10:00, 11:30, 16:00, 18:00
Sarà possibile, inoltre, confessarsi:
- Dal lunedì al sabato, dalle ore 6:30 alle ore 12:30, dalle ore 15:00 alle ore 18:45
- La domenica dalle ore 6:45 alle ore 12:30, dalle ore 15:00 alle ore 18:45.
La recita del Santo Rosario è:
- Dal lunedì al venerdì alle ore 17:15
- Il sabato alle ore 21:00 e alle ore 22:30
L’Adorazione Eucaristica, invece, è:
- Dal lunedì al sabato dalle ore 15:15 alle ore 17:00
Seguono a questi appuntamenti anche le Lodi (dal lunedì al sabato alle ore 6.30) e i Vespri (tutti i giorni, compresa la domenica, alle ore 19).
In ultimo, ma non meno importante, è come raggiungere la Basilica di Assisi:
- Autostrada A1 con uscita Assisi e proseguire poi sulla Strada Statale 75, indicazioni Basilica