Ascolta le invocazioni della gente che le chiede di salvare una bambina che sta affogando e miracolosamente la corrente la trae in salvo. Tutto ciò avviene in un luogo dedicato alla Madre di Dio.
Alle prima grida della piccola, comincia ad accorrere gente per salvarla, e in molti invocano Maria Santissima.
Preghiamo la Madonna venerata con questo titolo e ripercorriamo insieme la sua storia.
Preghiera alla Madonna delle Grazie di Pettorazza
O Madonna delle Grazie di Pettorazza,
tu che ancora oggi impedisci ai tuoi devoti di annegare nelle acque della disperazione e nella tristezza,
ti chiediamo di benedire e salvare tutti noi
da ciò che ci preoccupa,
da ogni ansia,
da ogni malattia,
da ogni infermità e situazione di schiavitù morale o spirituale.
Santissima Madre di Dio,
conducici in salvo a Gesù
e comanda ai tuoi Angeli, di cui sei Regina,
di portarci sulle loro ali
fino all’abbraccio del Padre Celeste, al sicuro da ogni pericolo.
Amen.
La Madonna delle Grazie di Pettorazza
Nel 1911 Lucina Berton, una bambina di Pettorazza Papafava, in provincia di Rovigo, stava rientrando dal catechismo insieme alle sue compagne. In quel momento preciso stavano attraversando il ponte situato giusto sopra il canale Gorzone, e d’un tratto la bimba finì per cadere in acqua.
Il popolo accorse e invocò a gran voce Maria per salvarla
Le donne del paese cominciarono allora subito, istintivamente, a invocare la Madonna per domandare la salvezza della piccola.
Come per intervento miracoloso, in quel momento di disperazione la bimba non affondò tra le acque del fiume. La corrente infatti prese Lucinda e la portò con sé, fino a farla adagiare a riva portandola, in questo modo, in salvo, davanti agli occhi commossi e increduli di tutto il paese che si era recato di corsa in quel luogo per tentare il salvataggio della bimba.
Il Santuario della Madonna di Pettorazza protegge la popolazione
In quello stesso luogo si trova il Santuario di Pettorazza Papafava, intitolato alla Madonna delle Grazie. In questo luogo prodigioso si venera ancora oggi il ritratto della Vergine seduta con a fianco a sé il Bambin Gesù. L’altare nel 1945 rimase inoltre illeso in seguito a un bombardamento che distrusse tutto il circondario. Perfino il vetro dell’immagine, in quell’occasione, non ne ebbe alcun risentimento.
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Da quell’evento miracoloso furono infatti numerose le grazie che si verificarono in questa zona dell’Adige, come testimoniano anche le numerose tavolette votive.