È molto singolare la devozione che questa Santa, venerata in tutto il mondo, nutre fin da piccola verso la Madonna, da cui riceve una grande grazia, che la libera dal male oscuro che l’affligge.
Già da bambina, infatti, soffrendo di un disturbo molto invalidante, si rivolge infatti a Maria con tutto il cuore.
Santa Teresa di Lisieux o di Gesù Bambino (Alençon 1873 – Lisieux 1897), Dottore della Chiesa, patrona dei missionari e patrona della Francia, fin da piccolissima ebbe una devozione speciale per la Madonna del Carmelo. Vestì infatti in seguito l’abito delle monache Carmelitane scalze al Carmelo di Lisieux nell’aprile del 1888.
La sua venerazione per Maria Santissima era talmente smisurata e piena di amore filiale, tanto che si trovò a scrivere: “A proposito della Madonna, bisogna che ti confidi una delle mie familiarità con lei. A volte mi trovo a dirle ‘Ma mia buona Santa Vergine, trovo che sono più fortunata di te, perché ti ho per Madre, ma tu, tu non hai una santa Vergine da amare … . È vero che tu sei la Madre di Gesù, ma questo Gesù ce lo hai donati a tutti! E Lui sulla Croce, ti ha donato a tutti come Madre. Così noi siamo più ricche di te, perché possediamo Gesù e anche tu ci appartieni […] ed ecco che io, povera piccola creatura, sono non la tua serva, ma la tua figlia, tu sei la Madre di Gesù e sei mia Madre'”.
Già da molto piccola, soffrendo di attacchi di panico, si rivolgeva a Maria con tutto il cuore, come riporta nelle sue memorie intitolate “Storia di un’anima”: “D’altro canto la povera piccola Teresa, non trovando nessun soccorso sulla terra, si era rivolta anch’essa verso la Madre celeste, e la pregava con tutto il cuore di avere infine pietà di lei…”
“D’un tratto la Madonna mi sembrò bella, così bella che io non avevo mai veduto nulla di così bello, il suo volto spirava una bontà ed una tenerezza ineffabili, ma quel che mi penetrò fino in fondo all’anima, fu il sorriso incantevole della Madonna“.
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Allora tutte le mie pene svanirono, due lacrimoni spuntati dalle palpebre scorsero in silenzio sulle mie guance, ma erano lacrime di una gioia senza nubi… “Ah, pensai, come sono felice, la Madonna mi ha sorriso… ma non lo dirò a nessuno, perché allora la mia felicità sparirebbe “.
La grazia che le concesse la Madonna
Senza alcuno sforzo abbassai gli occhi, e vidi Maria – sua sorella – che mi guardava amorosamente: era commossa e sembrava intuire il favore accordatomi dalla Vergine santa… Era proprio ad essa, alle sue irresistibili preghiere che io dovevo la grazia del sorriso della Regina del Cielo; scorgendo il mio sguardo fisso sulla Madonna, essa si era detta: Teresa è guarita!
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Sì, il fiorellino stava rinascendo alla vita ed il Raggio luminoso che lo aveva riscaldato non avrebbe più arrestato i suoi benefici: non agì in un tratto solo, ma dolcemente, soavemente, raddrizzò il fiore e lo fortificò in modo tale che cinque anni dopo questo si apriva sulla fertile montagna del Carmelo”.
L’episodio narrato accadde proprio quando sua sorella maggiore, a cui Teresa era molto legata entrò al Carmelo. La piccola Teresa, orfana già da quattro anni, si ammalò. Non perse però mai la fede né la speranza in Maria Santissima. Guarirà quando la Madonna le apparirà, col suo sorriso miracoloso, promulgando da lì la devozione alla Madonna del Sorriso.
O Maria, Madre di Gesù e madre nostra,
che con un chiaro sorriso vi siete degnata di consolare
e curare vostra figlia Santa Teresina del Bambin Gesù dalla depressione,
restituendole la gioia di vivere
e il senso della sua vita in Cristo Risorto,
guardate con affetto materno tanti
figli e figlie che soffrono di depressione,
disturbi e sindromi psichiatriche e mali psicosomatici.
Gesù Cristo curi e dia senso alla vita di tante persone
la cui esistenza a volte è deteriorata.
Maria, il vostro bel sorriso non lasci che
le difficoltà della vita oscurino la nostra anima.
Sappiamo che solo vostro figlio Gesù può soddisfare
le ansie più profonde del nostro cuore.
Maria, attraverso la luce che sboccia dal vostro volto
traspare la Misericordia di Dio.
Il vostro sguardo ci accarezzi e ci convinca che
Dio ci ama e non ci abbandona mai,
e la vostra tenerezza rinnovi in noi l’autostima,
la fiducia nelle nostre capacità,
l’interesse per il futuro e il desiderio di vivere felici.
I familiari di quanti soffrono di depressione
aiutino nel processo di guarigione, non considerandoli mai
attori della malattia con interessi di comodo,
ma li valorizzino, li ascoltino, li comprendano e li esortino.
Vergine del Sorriso, ottenete per noi da Gesù la vera cura
e liberateci da sollievi temporanei e illusori.
Curati, ci impegniamo a servire con gioia,
disposizione ed entusiasmo Gesù come discepoli missionari,
con la nostra testimonianza di vita rinnovata.
Amen.
(Recitare 2 Ave Maria in onore delle due lacrime di gioia che sono scivolate sulle guance di Santa Teresina del Bambin Gesù quando è stata toccata dal Sorriso della Santissima Vergine Maria)
Amen.
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