Il modo in cui il suo quadro miracoloso viene dipinto non ha una spiegazione umana. Ed è straordinario come attraverso di esso, avviene una conversione strabiliante di un uomo macchiato di gravi crimini.
Quello che l’uomo riesce fare in onore di Maria è commovente e di esempio per tutti coloro che si chiedono come cambiare vita.
Nel 1626, in un tempo di gravi pestilenze e di terremoti, gli abitanti di Gimigliano, una piccola località in provincia di Catanzaro, incaricano un pittore di dipingere per loro una copia della Madonna di Costantinopoli (la Vergine che allatta il Bambino), perché attraverso tale icona aveva tanto beneficato Napoli.
Dopo numerosi digiuni e preghiere, per dipingere l’opera viene incaricato un tale Marcangione, il quale, dopo aver digiunato anche lui, traccia un primo abbozzo dell’opera. Il giorno dopo, con sua grande meraviglia, l’immagine era stata misteriosamente ultimata.
Nel 1723, ad un brigante che viveva nei boschi, di nome Pietro Gatto, appare la Madonna che gli chiede l’edificazione di una cappella nella vicina località di Porto. L’uomo cambia vita e nome ma, dato che nessuno vuole credere alla sua conversione, costruisce da sé, come può, la piccola chiesa, e vi fece dipingere la Madonna di Gimigliano, vivendo poi nei suoi pressi come eremita.
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Preghiera alla Madonna di Porto in Gimigliano
Dolce Vergine Maria,
tu che tocchi i cuori più duri, degnati, ti preghiamo,
di donarci la vera conversione
e la gioia del cuore.
Tu che tanto ami i tuoi figli,
accogli l’offerta di noi stessi che ci consacriamo tutti a te:
non permettere che niente abbia a separarci da Gesù, nostra salvezza
e da te,
nostra Madre.
Amen.
Ave Maria…
