La Mater Domini durante il periodo del Medioevo aveva iniziato a spandere la sua devozione, indicando il luogo dove avviene il misterioso ritrovamento della splendida icona.
San Gerardo sarà protetto tutta la vita dalla Madre di Dio, e lui stesso diverrà un protettore speciale.
La Madonna di San Gerardo nel Medioevo apparve sopra dei sambuchi ad alcuni pastori che stavano pascolando il gregge su di una collina. Così, in ricordo dell’evento e seguendo la richiesta della Vergine Maria, in quello stesso luogo si edificò una cappellina, presto meta di numerosi pellegrinaggi.
Nel 1401 Maria apparve a una contadina nota col nome di Caramari. La Madonna le chiese di scavare sotto la quercia in cui la donna stava riposando, per la ragione che in quel punto si trovava la Sua Sua effige miracolosa.
Dopo molto scoraggiamento, dato che nulla si trovava, gli scavi continuarono e un meraviglioso dipinto della Santa Vergine fu trovato dentro una cisterna. Alla Sacra Icona venne assegnato il titolo di Madre di Dio, “Mater Domini”. La devozione alla Madonna come Mater Domini crebbe rapidamente, anche grazie ai numerosi miracoli che si verificarono, dalla guarigione di ciechi alla liberazione di alcuni ossessi.
Fu proprio lei ad assistere San Gerardo Maiella (1726-1755), conosciuto come il santo protettore delle madri e dei bambini. Il Santo fece conoscere il culto alla Madonna di Mater Domini, nutrendo un grande amore per lei.
San Gerardo nacque a Muro Lucano, in provincia di Potenza. Figlio di un sarto, rimase orfano in giovane età. Trovò da ragazzo un impiego come apprendista, e in seguito diventò il cameriere del vescovo. Purtroppo, però, Gerardo era malaticcio, e non riusciva a portare avanti al meglio il proprio lavoro. Così un certo punto della sua vita decise di entrare in convento per farsi cappuccino. Anche lì, però, i frati non lo accettarono.
In preda alla disperazione, di fronte a tutte le strade che gli si chiudevano davanti, scappò via e provò a entrare nei Redentoristi. Questi finalmente lo accolsero, impiegandolo però nelle mansioni più umili, considerandolo un buono a nulla.
Oltre alla scarsa considerazione che veniva in lui riposta, finì anche al centro di diversi attacchi. Poco prima di morire di Tisi, San Gerardo venne ospitato a Oliveto Citra, in provincia di Salerno, da una famiglia.
In quel luogo il santo lasciò il suo fazzoletto, e mentre se ne andava una bambina lo rincorse per riportarglielo.
Gerardo rispose alla piccola che doveva tenerselo, perché un giorno le sarebbe servito. Passarono diversi anni, la bambina era ormai una donna sposata, ed era prossima al parto. Le sue condizioni però erano complicate, e i medici non pensavano che ce l’avrebbe fatta. In quel momento duro e drammatico, la donna si ricordò del fazzoletto di San Gerardo. Domandò così ai medici che glielo ponessero sulla pancia. In quel momento i dolori cessarono all’improvviso e in maniera miracolosa, e la donna partorì senza complicazioni.
Madre del Redentore, esultanti Ti proclamiamo beata. Dio Padre Ti ha scelta prima della creazione del mondo per attuare il suo provvidenziale disegno di salvezza.
Tu hai creduto al suo amore e obbedito alla sua parola.
Il Figlio di Dio Ti ha voluta sua Madre, quando si fece uomo per salvare l’uomo. Tu l’hai accolto con pronta obbedienza e cuore indiviso.
Lo Spirito Santo ti ha amata come sua mistica sposa e ti ha colmata di doni singolari. Tu ti sei lasciata docilmente plasmare dalla sua azione nascosta e potente.
Alla vigilia del Terzo Millennio cristiano, a Te affidiamo la Chiesa, che Ti riconosce e Ti invoca come Madre.
Tu, che sulla terra l’hai preceduta nella peregrinazione della fede, confortala nelle difficoltà e nelle prove, e fa’ che nel mondo sia sempre più efficacemente segno e strumento dell’intima unione con Dio e dell’unità di tutto il genere umano.
A Te, Madre degli uomini e delle nazioni, fiduciosi affidiamo l’umanità intera con i suoi timori e le sue speranze.
Non lasciarle mancare la luce della vera sapienza. Guidala nella ricerca della libertà e della giustizia per tutti.
Indirizza i suoi passi sulle vie della pace. Fa’ che tutti incontrino Cristo, via, verità e vita. Sostieni, o Vergine Maria, il nostro cammino di fede e ottienici la grazia della salvezza eterna. O clemente, o pia, o dolce Madre di Dio e Madre nostra, Maria!
(Giovanni Paolo II)
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