La Vergine Maria appare e domanda a un sacerdote di consacrare la parrocchia al suo Cuore Immacolato e quello che accadrà dopo ha del miracoloso. Inoltre a lei fu molto devota Santa Teresa di Lisieux.
Il sacerdote non si sarebbe mai aspettato che nella sua parrocchia, tanto desolata a causa del calo della fede, sarebbe accaduto tutto questo.
Preghiamo la Nostra Signora delle Vittorie e ripercorriamo insieme la storia di come si manifestò.
Vergine Maria, Voi che un tempo avete guarito con un sorriso colei che sarebbe diventata santa Teresa del Bambin Gesù e del Volto Santo, degnateVi ancor oggi di ascoltare le nostre insistenti richieste.
Sollecito la misericordia di Vostro Figlio per … (esporre l’intenzione di preghiera: per una guarigione, una riconciliazione, la mia conversione o quella di un’altra persona, ecc.). Confido fermamente nella bontà del Vostro Cuore Immacolato che ha pietà di tutte le sofferenze umane.
So che accoglierete la mia richiesta, se è conforme alla volontà del Divin Padre, poiché non avete abbandonato Gesù ai piedi della Croce e che Egli vi ha proclamato nostra Madre.
Amen.
Il 3 dicembre 1836 accade un fatto totalmente singolare all’interno della Chiesa della Madonna della Vittoria a Parigi.
Il parroco della Chiesa della Madonna della Vittoria, l’abbé Desgenettes, in quella mattina del 3 dicembre si trovava a dire Messa in una chiesa del tutto deserta. Per questa ragione, il suo stato d’animo era fortemente abbattuto, e difficilmente riusciva a concentrarsi sul rito che stava celebrando. Si mise quindi in preghiera con l’intenzione di liberarsi una volta per tutte dai pensieri tristi. Subito sopraggiunse una voce che gli diceva: “Consacra la tua parrocchia al Santissimo e Immacolato Cuore di Maria”.
La parrocchia era stata costruita nel 1629, in segno di ringraziamento per i favori ricevuti da Luigi XIII e dedicata alla Beata Vergine. In quel periodo però la Basilica aveva vissuto un forte declino, ed era tornata alla sua antica destinazione solamente nel 1809. Il sacerdote in quegli anni pregò sempre ininterrottamente per la chiesa e per i suoi parrocchiani, e quelle parole arrivarono come un fulmine, dritte nel suo cuore.
In quel momento infatti il parroco rimase del tutto impietrito, e cadde in ginocchio. La voce tornò di nuovo, e il parroco la udì chiaramente per una seconda volta. Terminò la celebrazione e ripensò costantemente per tutto il resto della giornata a quella frase che aveva appena udito. Quelle parole ritornavano in continuazione nella sua mente e non gli lasciavano tregua.
In quel giorno, allora, prese la penna, e redasse da solo, sulla spinta di quanto accaduto, lo statuto della Fraternità del Cuore di Maria, una confraternita mariana di preghiera, avente come scopo la conversione dei peccatori. La domenica successiva tornò a celebrare la Messa, e di fronte ai dieci fedeli presenti annunciò la sua intenzione di consacrare la Parrocchia al Cuore Immacolato di Maria all’ora dei Vespri.
In quel momento la chiesa però si era miracolosamente riempita di fedeli! La sorpresa del parroco fu grande, e lo stupore crebbe di domenica in domenica, perché da allora fu sempre così. La chiesa ogni festività diventava gremita di fedeli desiderosi di prendere parte alla Santa Messa.
Gli statuti furono accolti la settimana successiva dall’Arcivescovo di Parigi, e subito dopo cominciò l’opera della celebre confraternita di Nostra Signora delle Vittorie. L’associazione in poco tempo cominciò a esercitare ovunque la sua influenza nel mondo, fino a diventare un’Arci-confraternita mondiale, promuovendo l’intercessione attraverso il Cuore Immacolato di Maria, e rendendo enormemente popolare la nozione di consacrazione mariana.
Da allora si registrarono anche numerose conversioni per mano della Madonna della Vittoria, testimoniata dai circa 37mila ex-voto che si trova ad essere ancora oggi affissi nelle pareti del Santuario.
Inoltre, un giorno di maggio del 1883, il beato Luigi Martin – il padre di Santa Teresa di Lisieux – domandò che fosse celebrata nella Basilica di Nostra Signora delle Vittorie una novena di messe per la figlia, gravemente malata.
Teresa aveva dieci anni e anche lei “si era rivolta alla Madre del Cielo; la pregò con tutto il cuore di avere finalmente pietà di lei…”. Dopo essere stata guarita in un istante dal sorriso della Vergine, esclamerà: “Ci voleva un miracolo e fu Nostra Signora delle Vittorie che lo fece”.
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