Appare la notte di Natale insieme a Gesù Bambino e ad una grande santa che da tempo aveva chiesto di poter conoscere l’ora esatta in cui nacque il Divin Figlio. Quella notte la religiosa era rimasta a lungo in preghiera, dando vita ad una sentita devozione.
Si tratta della pratica delle Mille Ave Maria: ecco cosa successe e come recitarle, in ogni particolare evenienza.
È la notte di Natale del 1445 e Santa Caterina de’ Vigri (detta anche Santa Caterina di Bologna) si trova nel suo convento. Ha ricevuto il permesso dalla sua superiora di trascorrere la Santa Notte nella cappella del convento. Lì decide di recitare ben 1000 Ave Maria, dando inizio ad una devozione molto sentita, proprio in concomitanza del Natale. La Santa aveva inoltre da tempo chiesto in preghiera di poter conoscere l’ora esatta della nascita del Divin Bambino.
Così, tra le tre e le sei di mattina, la stanza si riempie di una grande luce. In quell’istante, appare di fronte a lei la Vergine Maria che aveva tra le braccia Gesù Bambino, sulle sue ginocchia. Gesù era avvolto in fasce, appena nato. Maria Santissima depone il bimbo sulle ginocchia della mistica e, subito dopo, scompare.
Tutt’ora il corpo incorrotto di Santa Caterina da Bologna trasuda un liquido profumato e taumaturgico, che fa sì che si debba cambiare continuamente il saio della santa suora. Il suo corpo, inoltre, si trova incredibilmente in posizione seduta, incorrotto, senza alcuna maschera, visibile a tutti e non sigillato. La santa, autrice delle “Sette armi spirituali”, è inoltre la protettrice degli esorcisti.
(40 Ave Maria al giorno dal 30 Novembre al 24 Dicembre oppure in ogni particolare necessità)
«Un fuoco venni a portare sulla terra nè altro voglio se non che sia ardente»
Nel nome del Padre, e del Figlio, e dello Spirito Santo. Amen.
Ad imitazione di S. Caterina loderemo la gran Madre di Dio per il suo sacro parto, con queste quaranta salutazioni angeliche per ottenere da lei protezione in vita ed assistenza nella morte, affinché da questa terra di pellegrinaggio possiamo giungere agli eterni luoghi del Paradiso.
In primo luogo, recitando dieci Ave Maria, ed altrettante benedizioni, considereremo l’ineffabile mistero della Incarnazione del Verbo, e la gran dignità della Vergine nell’essere stata eletta Madre dell’Altissimo.
Ave Maria…
Sia benedetta, o Maria, l’ora nella quale fosti scelta come Madre di Dio.
In secondo luogo, recitando dieci Ave Maria, ed altrettante benedizioni, mediteremo l’umiltà del re del cielo, che elesse una vile abitazione per il suo Natale, e la gioia che ebbe Maria nel vedere l’unigenito del Padre da lei nato nel presepio.
Ave Maria…
Sia benedetta, o Maria, l’ora nella quale divenisti Madre del Figliuol di Dio.
In terzo luogo, recitando dieci Ave Maria ed altrettante benedizioni, attentamente ci ricorderemo della perfetta diligenza di Maria Vergine, quando adempì gli uffici di Marta e di Maddalena, nel contemplare il suo figliuolo Redentore a servizio ed assisterlo ancora tenero bambino.
Ave Maria…
Sia benedetto, o Maria, il primo palpito materno che provasti per il Figliuol di Dio.
In quarto luogo, recitando dieci Ave Maria, ed altrettante benedizioni, considereremo la grande riverenza, con la quale Maria, più al cuore, che al seno, abbracciava, stringeva, baciava e adorava il suo e nostro Dio, fatto uomo per nostro amore.
Ave Maria…
Sia benedetto, o Maria, il primo bacio che desti al Figliuol tuo e Figlio di Dio.
Sia lode per sempre a Dio, poiché ad imitazione della nostra Santa, abbiamo compiuto questo devoto esercizio: e preghiamo la Regina degli Angeli che, come frutto particolare, si degni essa, la Madre di Gesù e Madre nostra, di ottenerci, in vita, un vero pentimento dei nostri peccati, e la eterna salvezza dell’anima, alla nostra morte.
Preghiamo: O Dio, concedi a noi tuoi fedeli di essere sostenuti dall’intercessione di Santa Caterina, dalle cui virtù noi siamo attratti lieti verso i tuoi misteri.
Per Cristo nostro Signore.
Amen.
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