Più volte si presenta ad una giovane, davanti ad un’edicola sacra, da cui prende il nome la stessa devozione mariana. Il fenomeno pur conservando una dimensione piuttosto intima, richiama molti fedeli locali e pellegrini che si rivolgono alla Vergine invocandola.
Tutt’ora viene custodito con grande cura dalla comunità locale, come patrimonio di spiritualità e riferimento a cui potersi aggrappare nei momenti più difficili.
Preghiamo oggi la Madonna che viene venerata con questo titolo, ripercorrendo la storia di questa devozione.
Orsù, dunque, nostra Signora, unica Speranza!
Illumina, Ti supplichiamo,
la nostra mente con lo splendore della tua grazia,
purificala con il candore della tua purezza,
riscaldala con il calore della tua presenza.
Riconcilia tutti noi con il tuo Figlio,
affinchè possiamo giungere allo splendore della Sua gloria.
Ce lo conceda Colui che oggi,
all’annuncio dell’Angelo,
ha voluto prendere da Te la sua carne gloriosa
e restare chiuso per nove mesi nel tuo grembo.
A Lui onore e gloria, per i secoli eterni.
Amen!
Ave Maria…
(Sant’Antonio da Padova)
Dal 5 dicembre 1470 la Madonna Annunziata di Pontremoli appare più volte a una giovane. Le apparizioni avvengono fuori Pontremoli, in provincia di Massa, dove si trovava un’edicola sacra, su cui si trovava dipinta la trecentesca Vergine Annunziata.
L’edicola si trovava nel quartiere che da quell’evento prese il nome. Infatti tutt’oggi si chiama, per l’appunto, il quartiere dell’Annunziata. L’apparizione avviene in quell’esatto luogo, che in pochissimo tempo diviene meta di intensi pellegrinaggi.
L’anno successivo il medico Princivalle Villani, uomo di scienza profondamente devoto oltre che fervido assertore del credo agostiniano, fa erigere una cappella attorno all’immagine, pagando le spese di tasca sua.
La chiesetta vedrà accorrere sempre più fedeli per chiedere la grazia della Madonna. Molti accorrevano ogni giorno per prostrarsi ai piedi di Maria, e il loro numero fu tale che il consiglio generale di Pontremoli decise di ampliare la costruzione trasformandola in una chiesa con annesso il monastero.
Così, nel 1517, il celebre Sansovino disegna il tempio ottagonale che dà origine all’attuale santuario, che ancor oggi si può ammirare, nella Chiesa della Santissima Annunziata, affidata alla cura degli agostiniani.
La Madonna era apparsa in prossimità della strada. Così i pontremolesi, rispettosi della verità di quanto accaduto fino in fondo, decidono che se la Madonna lì era apparsa, proprio lì doveva anche essere realizzata l’opera volta a renderle omaggio.
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L’apparizione della Madonna dell’Annunziata rimase sempre un fenomeno circoscritto, certamente da non divulgare, un fatto quasi intimo, che tutt’ora viene custodito con grande cura dalla comunità locale, come patrimonio di spiritualità e riferimento a cui potersi aggrappare nei momenti più difficili.
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