Non ci sono parole per spiegare la dolcezza con cui una madre ama un figlio: tanto più se si tratta della Madre di tutte le madri, ne è l’esempio la Madonna degli Olmetti col suo intervento prodigioso.
In questa vicenda, accade qualcosa di sorprendente, di cui il padre di un giovane è il primo testimone oculare. Lui si rivolge alla Vergine con parole accorate, e al suo ritorno a casa quello che accade gli cambierà la vita, per sempre.
Un pescatore originario di Castagnole, frazione del comune piemontese di Germagnano, in provincia di Torino, sta camminando lungo il fiume. L’uomo sta cercando qualche pesce nel tentativo di fare fronte alle necessità dei suoi due figli, una bambina e un bambino gravemente malati.
La Madonna degli Olmetti guarisce i suoi figli
A un certo punto alzò improvvisamente lo sguardo. I suoi occhi si posarono spontaneamente su un’immagine della Vergine che si trovava posta in alto, su di un pilone. A quel punto nacque in lui il desiderio di presentare alla Madonna la pena che da tempo gli stava opprimendo il cuore, e a Lei si rivolse devotamente a Maria con queste parole: “Madre amorosa, guarisci i miei figli!”, esclamò l’uomo, con tutto l’amore che prova per le due creature.
Arrivata la sera, passeggiando verso la sua abitazione, il cammino dell’uomo venne interrotto da una visione meravigliosa.
Vide i suoi due figli che, pieni di gioia, stavano correndo verso di lui per abbracciarlo. Erano guariti! L’uomo scoppiò in pianto e lì per lì non trovò le parole per ringraziare la Vergine di quel prodigio meraviglioso che gli aveva concesso. Così il 14 novembre del 1738 decise di deporre la sua testimonianza di fronte a un notaio.
Il miracolo dei due bambini messo a verbale
Il notaio scrisse il verbale di questo atto prodigioso. Ben presto si diffuse in tutta la regione la fama e la notizia di quel miracolo avvenuto. Le persone, ogni giorno sempre più numerose, cominciarono a rivolgersi alla Madonna situata su quel pilone, la stessa alla quale si era rivolto l’uomo per chiedere la grazia della guarigione dei suoi figlioletti.
Ben presto venne costruita una piccola chiesa, di modeste dimensioni, ricordata nelle memorie del 1721. Tuttavia, in poco tempo, la chiesa si ingrandì fino ad assumere le dimensione dell’attuale edificio, che risale al 1848. All’interno del Santuario vi sono ancora oggi i numerosi ex-voto, a testimonianza delle tante grazie ricevute da chi si è rivolto alla Madonna con cuore puro e fiducioso.
Tra questi ex-voto, i più antichi sono addirittura riconducibili al 1716-1718, a dimostrare il fatto che la devozione alla Madonna degli Olmetti è presente in quegli anni a noi lontani.
Preghiera alla Madonna degli Olmetti
O Donna da tutti e sopra tutti benedetta! Tu sei l’onore e la difesa del genere umano; tu sei la Madre di Dio; tu la Signora dell’universo, la regina del mondo. Tu sei la perfezione dell’universo e il decoro della santa Chiesa; tu tempio di Dio;
tu giardino di delizie; tu porta del cielo, letizia del Paradiso e gloria ineffabile del sommo Dio; veramente è balbettando che cantiamo le tue lodi e le tue bellezze. Supplisci con la tua bontà alle nostre insufficienze. Amen