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Preghiere

Preghiera di oggi 16 ottobre alla Mater Domini: avvengono guarigioni e liberazioni spirituali

La Mater Domini appare e dà un’indicazione precisa: qui avviene il ritrovamento della splendida e misteriosa icona, a cui un Santo, in particolare, è devoto. 

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Sarà proprio lui ad intercedere in modo straordinario per salvare la vita di una donna partoriente. Scopriamo insieme di chi si tratta e dove ha operato il miracolo che era stato profetizzato molti anni prima.

San Gerardo, grande devoto della Mater Domini, sarà protetto per tutta la vita dalla Madre di Dio, e lui stesso diverrà a sua volta un protettore speciale.

La Mater Domini: una devozione davvero speciale

La Mater Domini appare ad alcuni pastori che stanno pascolando il gregge su di una collina per la prima volta. Così, in ricordo dell’evento e seguendo la richiesta della Vergine Maria, in quello stesso luogo viene edificata una cappellina, presto meta di numerosi pellegrinaggi. Siamo, però, nel periodo del pieno Medioevo e le apparizioni non terminano qui.

Nel 1401 Maria appare a una contadina e le chiede di scavare sotto la quercia, nel punto esatto dove lei sta riposando: proprio lì si trova la sua effige miracolosa.

All’inizio, nulla sembra esser ritrovato ma gli scavi continuano e un meraviglioso dipinto della Santa Vergine, alla fine, viene trovato dentro una cisterna. Alla Sacra Icona viene assegnato il titolo di Madre di Dio, “Mater Domini”. La devozione alla Madonna come Mater Domini cresce rapidamente, grazie ai numerosi miracoli che si verificano, dalla guarigione di ciechi, alla liberazione di alcuni ossessi.

San Gerardo protettore delle donne incinta

E’ proprio lei che San Gerardo Maiella assisterà, conosciuto anche come il Santo protettore delle madri e dei bambini. Il Santo fa conoscere il culto alla Madonna di Mater Domini, nutrendo un grande amore per lei.

San Gerardo nasce a Muro Lucano, in provincia di Potenza. Figlio di un sarto, rimane orfano in giovane età. Trova da ragazzo un impiego come apprendista, e in seguito diventa il cameriere del vescovo. Purtroppo, però, Gerardo è di salute cagionevole, e non riesce a portare avanti al meglio il proprio lavoro. Ad un certo punto della sua vita decide di entrare in convento per farsi cappuccino. Anche lì, però, i frati non lo accettano.

In preda alla disperazione, di fronte a tutte le strade che gli si chiudono davanti, scappa via e prova a entrare nei Redentoristi. Questi finalmente lo accolgono, impiegandolo però nelle mansioni più umili, considerandolo un buono a nulla.

L’amore di San Gerardo verso la Madonna e, in particolare verso la piccola icona di Maria, oggi posta sull’altare della basilica antica intitolata a suo nome, ci fanno capire come l’unione fra i due fosse davvero irreprensibile.

Perchè il luogo dove visse San Gerardo si chiama Materdomini

Materdomini è una frazione del comune di Caposele, in provincia di Avellino. Il luogo prende il nome da un’antica cappella dedicata a “Santa Maria Materdomini” che ha, però, un’origine remota. Le prime testimonianze scritte dell’esistenza di questa piccola cappella esistono solo a partire dai primi anni del Cinquecento.

Nel 1742 la cappella viene affidata dall’arcivescovo di Conza a Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, fondatore poi della Congregazione del Santissimo Redentore. Questi affiancò all’antica cappella un convento dal quale i Missionari Redentoristi partivano per la loro opera evangelizzatrice a beneficio dei paesi dell’Irpinia e della Valle del Sele.

E fu proprio in questo convento che visse il giovane Gerardo, dedicando la sua vita alla preghiera e, soprattutto, all’amore per la Madonna, la sua Mater Domini. Il Santo morì in questo luogo il 16 ottobre 1755, all’età di ventinove anni. Dopo la sua morte, a partire dal 1799 in poi, diverse famiglie di Caposele si sono trasferite dal capoluogo comunale sulla collina di Materdomini costruendovi le proprie case.

Nel corso degli ultimi due secoli, perciò, accanto alla Basilica di San Gerardo Maiella si è andato formando un vero e proprio centro abitato che ha conosciuto, a causa dei crescenti flussi turistici legati al culto del Santo, un notevole incremento edilizio specialmente dagli anni cinquanta del Novecento in poi.

San Gerardo Maiella – visitcaposele.it (lalucedimaria.it)

Preghiera alla Mater Domini

Madre del Redentore, esultanti Ti proclamiamo beata. Dio Padre Ti ha scelta prima della creazione del mondo per attuare il suo provvidenziale disegno di salvezza.

Tu hai creduto al suo amore e obbedito alla sua parola.

Il Figlio di Dio Ti ha voluta sua Madre, quando si fece uomo per salvare l’uomo. Tu l’hai accolto con pronta obbedienza e cuore indiviso.

Lo Spirito Santo ti ha amata come sua mistica sposa e ti ha colmata di doni singolari. Tu ti sei lasciata docilmente plasmare dalla sua azione nascosta e potente.

Alla vigilia del Terzo Millennio cristiano, a Te affidiamo la Chiesa, che Ti riconosce e Ti invoca come Madre.

Tu, che sulla terra l’hai preceduta nella peregrinazione della fede, confortala nelle difficoltà e nelle prove, e fa’ che nel mondo sia sempre più efficacemente segno e strumento dell’intima unione con Dio e dell’unità di tutto il genere umano.

A Te, Madre degli uomini e delle nazioni, fiduciosi affidiamo l’umanità intera con i suoi timori e le sue speranze.

Non lasciarle mancare la luce della vera sapienza. Guidala nella ricerca della libertà e della giustizia per tutti.

Indirizza i suoi passi sulle vie della pace. Fa’ che tutti incontrino Cristo, via, verità e vita. Sostieni, o Vergine Maria, il nostro cammino di fede e ottienici la grazia della salvezza eterna. O clemente, o pia, o dolce Madre di Dio e Madre nostra, Maria!

(Giovanni Paolo II)

Rosalia Gigliano

Scritto da
Rosalia Gigliano

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