Moltissimi prodigi sono legati alla sacra immagine di Maria Porta del Cielo, a cominciare da ciò che visibilmente ne fuoriesce: un evento che possiamo definire eccezionale.
L’icona della “Madonna di Portaitissa”, o “Santa Guardiana della Porta” viene venerata con questo titolo perché miracolosamente si colloca sulla porta di una chiesa.
Ad oggi l’icona è conservata nel Monastero di Iviron, uno dei venti monasteri ortodossi del Monte Athos in Grecia, luogo di intensa spiritualità.
La storia dell’icona miracolosa risale al tempo delle persecuzioni iconoclaste ad opera dell’imperatore Teofilo. I cristiani furono duramente perseguitati perché ritenuti idolatri a causa della venerazione di immagini sacre.
In quel periodo, accadde che a Nicea, dei soldati entrarono nella casa di una povera vedova. Con una lancia, questi trafissero l’immagine della Vergine che lei stava nascondendo in casa sua. In quel momento, la sacra icona cominciò a grondare sangue, davanti allo stupore generale. I soldati, atterriti, decisero di gettare l’icona in mare.
Il povero figlio della vedova, visto l’accaduto e preso da grande devozione, decise di farsi monaco. Una sera, trovatosi con i suoi confratelli, improvvisamente vide una colonna di fuoco alzarsi dalle acque: in cima ad essa vi era proprio l’icona miracolosa.
Al santo monaco di nome Gabriel, la Madonna apparve dicendogli di essere la loro protettrice e di non temere nel prendere l’Icona. Secondo le testimonianze dell’epoca, il monaco “camminò sulle acque, come su un terreno asciutto”.
Successivamente la collocò all’interno della chiesa di Iviron, dove miracolosamente l’icona si piazzò da sola sopra la porta dell’edificio. Da quel momento all’icona venne attribuito il nome di “Panaghia Portaitissa”, vale a dire Santa Guardiana della Porta.
Ad oggi l’icona è conservata nel Monastero di Iviron, uno dei venti monasteri ortodossi del Monte Athos, detto anche “Santa Montagna”. La tradizione tramanda che, semmai si dovesse verificare un’eventuale scomparsa inspiegabile dell’icona, ciò starebbe ad indicare l’imminente fine dei tempi.
Si afferma che anche oggi l’icona miracolosa di Iviron produca abbondante “mirra” durante tutto l’anno, ad eccezione della Settimana Santa, per ricomparire il Sabato Santo.
La copia dell’icona giunta a Mosca nell’ottobre 1648 su commissione del Patriarca Nikon venne venerata dal popolo russo fino alla Rivoluzione del 1917.
Maria, Madre del Redentore
e Madre nostra,
porta del cielo
e stella del mare,
soccorri il tuo popolo, che cade,
ma che pur anela a risorgere!
Vieni in aiuto alla Chiesa,
illumina i tuoi figli devoti,
fortifica i fedeli sparsi nel mondo,
chiama i lontani,
converti chi vive prigioniero del male!
E Tu, Spirito Santo,
sii per tutti riposo nella fatica,
riparo nell’arsura, conforto nel pianto,
sollievo nel dolore,
speranza della gloria.
Così sia!
(Giovanni Paolo II)
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