L’icona di Maria Santissima Madre della Misericordia è da sempre fonte di innumerevoli prodigi e grazie. Scopriamo per quale motivo.
Il pittore di questa sacra immagine si ipotizza sia stato l’evangelista Luca. Lui avrebbe dipinto il ritratto della Vergine col Bambino su una tela ricavata dal legno del celebre albero biblico.
L’icona della Madre di Dio Misericordioso venne collocata sull’isola di Cipro, nel monastero costruito con le donazioni dell’Impero, all’interno di una chiesa. Secondo un’antica tradizione, l’Arcangelo Gabriele avrebbe dato alla Madonna della legna presa direttamente dall’Albero della Vita. Maria a quel punto l’avrebbe consegnata a San Luca, che a sua volta l’avrebbe utilizzata per dipingere tre immagini del Bambino Gesù.
Le parole di Maria, di fronte a questa splendida icona disegnata dall’evangelista, sono state: “La grazia di Colui che ho portato in me, vive in essa”.
L’immagine di Maria Santissima e i miracoli
L’immagine venne completamente rivestita in argento e oro solo successivamente, a partire dal 1576. Poi venne nascosta per metà da un velo di broccato, al fine di coprirne il volto della Vergine e quello del Bambino Gesù. Il motivo di questo gesto è rimasto, nel corso del tempo, del tutto sconosciuto.
Da sempre, però, numerosi miracoli continuarono a verificarsi sull’isola grazie all’icona. Si ricorda per esempio la grave siccità durante il dominio ottomano, cessata in seguito alla preghiera rivolta alla Madonna, dell’abate del monastero dove era custodita la sacra immagine.
Supplica a Maria Santissima Madre della Misericordia
O Maria, Madre nostra dolcissima, tra i tanti cari nomi coi quali invochiamo la vostra materna pietà, il nome di Madre della Misericordia è per noi, poveri figli vostri, il più caro, il più consolante di tutti.
Perché questo nome ci ricorda che se è vero che noi siamo miseri, deboli, fiacchi e pieni di colpe, è certo pure che Dio ha pietà di noi e ci ha dato una Madre il cui cuore è pieno di compassione infinita per le nostre miserie.
E questa Madre compassionevole, amorosissima, siete Voi, o Maria, Voi Signora e Regina nostra carissima.
La Vostra misericordia materna noi l’abbiamo sempre sperimentata in tutti i nostri bisogni, in tutti i nostri dolori.
Ma ora v’invochiamo nel trasporto più ardente della nostra filiale confidenza e ci consacriamo all’Amore vostro e all’Amore di Gesù.
Noi v’invochiamo sempre o Madre, ma Voi non mancate di ascoltarci benigna.
Noi vi ameremo sempre e il vostro Nome risuonerà alle nostre orecchie più armonioso che il suono dell’arpa, alle labbra più dolce che un favo di miele, al cuore più soave che la gioia più pura; ma Voi mostrate di esserci Madre, Monstra Te esse Matrem.
Voi lo vedete, O Arca di Salute, a quali prove oggi, più che mai, è messa la nostra fede; non permettete però che essa vacilli o s’indebolisca.
Rinnovate gli antichi trionfi della vostra Misericordia, e da Voi protetti, fate che un giorno possiamo trovarci tutti uniti a cantare le vostre beneficenze nel Paradiso.
Così sia.