Nell’incantevole scenario delle montagne del Trentino, a una giovane fanciulla la Madonna mostra qualcosa di straordinario.
Tutto inizia da un uomo devoto della Madonna di Caravaggio e dalla curiosità di una giovane che ascolta i racconti su quanto sia potente l’intercessione di Maria.
Un uomo è solito recarsi nella Chiesa della Madonna di Caravaggio. Porta con sé un’immagine della Vergine per esporla sull’altare della Chiesa che è più vicina a lui, quella di Sant’Anna. I fedeli che si radunano in preghiera introno a questa immagine raccontano le grazie ricevute da chi si reca in pellegrinaggio al Santuario della Madonna di Caravaggio. Domenica è così curiosa che vuole andare anche lei in questo santuario, però i genitori non le danno il permesso.
È il 14 maggio 1729, è mezzogiorno e Domenica sta recitando il Santo Rosario mentre bada al suo pascolo. A un certo punto vede davanti a sé una donna vestita di bianco. Capisce subito che è la Vergine di Caravaggio. Stranamente Maria dice alla ragazza di non andare nella Chiesa di Caravaggio, ma il giorno dell’ascensione di recarsi a Sant’Anna. Li avrebbe trovato esposto un quadro della Madonna, di fronte al quale si deve inginocchiare. Se farà questo vedrà qualcosa di straordinario.
La promessa della Vergine è mantenuta
Domenica fa esattamente ciò che la Vergine le chiede, la sera dell’Ascensione davanti al quadro esposto. Durante la celebrazione, mentre si cantano le litanie, la ragazza cade in estasi, è sollevata dai sacerdoti. Quando si riprende racconta di aver visto la Vergine con il Bambino in braccio e in mano una corona del Santo Rosario. La reazione dei più è di incredulità ma allo stesso tempo si stringono sempre più alla Madonna, la devozione cresce. L’uomo che ha portato a Sant’Anna la devozione alla Madonna di Caravaggio commissiona un dipinto ad una pittrice trentina.
Il dipinto è pronto e intronizzato solennemente l’8 settembre. Maria appare a Domenica ancora una volta durante questa celebrazione. Questa volta il Bambino in braccio a Maria è ferito e sanguinante, per i peccati degli uomini. Altre volte la Vergine appare alla ragazza ma quando lo racconta non le credono. È il confessore della ragazza Don Michele Bernardi che sollecita un’indagine accurata. Il processo canonico, che si è svolto dal 20 al 23 maggio 1730 nel castello del Buonconsiglio a Trento, consente la celebrazione della festa della comparsa di Maria a Montagna, ma nonostante ciò la Chiesa cattolica non si pronuncia mai ufficialmente sulle apparizioni. Al netto di questo, però, il culto si diffonde e fiorisce di giorno in giorno, e sia la conca che la chiesa di Sant’Anna diventano nel tempo degli importanti luoghi di pellegrinaggio, dove viene poi costruito anche l’importante monumento al Redentore.
Preghiera alla Madonna della Comparsa del Pinè
O Maria, madre di Dio e madre nostra, ci rivolgiamo con fiducia a te, che nel corso delle tua vita su questa terra hai sperimentato situazioni d’emergenza e hai vissuto giorni di preoccupazione. La tua Fede è stata messa a dura prova, ma non hai mai smesso di fidarti di Dio: è per questo che il tuo Figlio Gesù, nell’ora suprema del Calvario, ti ha dato quale Madre a noi e a tutti gli uomini. Vergine benedetta, Donna forte e generosa, ottienici dal Signore vigore di Fede, coraggio di Speranza, fervore di Carità, perchè soltanto così equipaggiati potremo affrontare ogni situazione di prova. Sono giorni carichi di preoccupazione quelli che viviamo. Un morbo maligno si va infiltrando in molte nazioni, svelando le nostre innate fragilità e denunciando le nostre illusorie presunzioni. Maria, Donna umile e povera, fa’ che in questo frangente possiamo ritrovare le reali dimensioni di noi stessi.
Mettici la tua mano materna, affinché non siamo sopraffatti dal Male; consola e guarisci quanti ne sono colpiti, sostieni e illumina coloro che cercano di sconfiggerlo. Sono giorni carichi di preoccupazione anche per moltitudini di nostri fratelli che fuggono da guerre e violenze; per quel dovere di solidarietà che ci rende umani e cristiani vogliamo pregarti anche per loro: in particolare per i bambini, le donne, gli anziani che si trovano in situazioni ancor più problematiche e disperate. Madre di misericordia, Madonna di Pinè, più volte in passato sei stata invocata in situazioni angoscianti e sempre hai risposto dissolvendo ogni preoccupazione e riportando serenità.
Ti preghiamo, Madre benedetta, intercedi ancora per noi presso il Signore. Siamo certi che Egli ti ascolterà, e noi allora – riconoscenti per la tua materna protezione – con te magnificheremo il suo nome e gli diremo la nostra gratitudine. Amen Salve, Regina, madre di misericordia…