Ci è già nota la Madonna del fuoco di Forlì, ma oggi nella stessa cittadina, si ricorda un’altra devozione mariana straordinaria che ha inizio da segno che rimane per sempre nel cuore della gente
Il 4 febbraio abbiamo ricordato la Madonna del fuoco e i suggestivi falò che illuminano la cittadina di Forlì in questa ricorrenza, oggi però nella stessa cittadina si ricorda la Madonna della ferita.
Tutto nasce da un atto crudele di fronte al quale la Madonna invia un segno che rimarrà per sempre nel cuore del popolo.
Nella Cattedrale di Forlì c’è questo dipinto di Maria molto semplice ma davanti al quale ogni fedele che vi entra si ferma in preghiera. Si è soliti toccare l’icona, chiedere una grazia, rivolgere una supplica. Eppure l’immagine è poco nitida tanto è antica e tanto è stata toccata, ma i lineamenti si vedono ben chiari in tutta la loro tenerezza. La venerazione a questa icona risale addirittura al 1400, ed è per lei che è stato edificato il primo santuario che poi è diventato Cattedrale e centro della devozione alla più nota Madonna del fuoco.
La storia nasce da un calzolaio che è aggradito in strada e lasciato in fin di vita dai suoi aguzzini. Nessuno credeva sarebbe sopravvissuto talmente gravi si presentano le sue condizioni a chi accorre per aiutarlo. L’uomo con le poche forze che gli restano fa capire ai suoi soccorritori che vuole essere portato davanti all’immagine della Madonna e subito è esaudito e miracolosamente si rimette .
Da questo momento di fronte a questa icona gli abitanti di Forlì abitualmente pregano e quando sono esauditi lasciano degli ex voto, che non poche volte sono trafugati da piccoli teppisti locali.
L’oltraggio e i miracoli
Passano circa 10 anni, è il 15 aprile del 1490. Un uomo, stalliere, adirato per aver perso al gioco si scaglia contro l’icona marina, si accanisce con tutta la violenza e la rabbia che ha dentro, la sfigura a colpi di stiletto. Il punto di impatto più marcato è la guancia sinistra della Vergine Maria, ma nell’istante in cui è stata colpita comincia a sgorgare sangue vivo. Ancora oggi i segni delle ferite e del sanguinamento sono ben visibili. Ecco perché da questo momento è chiamata Madonna della ferita.
L’uomo resta pietrificato alla vista del sangue che sgorga dall’icona e confessa la sua malvagità a tutta la popolazione. Nell’agosto dello stesso anno abita a Forlì un uomo di nome Girolamo Muti, che cade da cavallo restando gravemente ferito. L’impatto col suolo è così violento che da squarciargli l’addome al punto di far uscire fuori le interiora dal ventre. Per i medici è quasi morto. Portano l’icona della Madonna ferita, la pongono sul suo addome e subito ne guarisce.
Preghiera alla Madonna della Ferita
Rimani, Maria, accanto a tutti gli ammalati del mondo, di coloro che in questo momento, hanno perso conoscenza e stanno per morire; di coloro che stanno iniziando una lunga agonia, di coloro che hanno perso ogni speranza di guarigione; di coloro che gridano e piangono per la sofferenza; di coloro che non possono curarsi perché poveri; di quelli che vorrebbero camminare e devono restare immobili; di quelli che vorrebbero riposare e la miseria costringe a lavorare ancora; di quelli che sono tormentati dal pensiero di una famiglia in miseria; di quanti devono rinunciare ai loro progetti; di quanti soprattutto non credono in una vita migliore; di quanti si ribellano e bestemmiano Dio; di quanti non sanno o non ricordano che il Cristo ha sofferto come loro.